Terremoto Ast Terni, chi sono gli 11 indagati / Sindacato "Fiducia alla magistratura" - Tuttoggi.info

Terremoto Ast Terni, chi sono gli 11 indagati / Sindacato “Fiducia alla magistratura”

Luca Biribanti

Terremoto Ast Terni, chi sono gli 11 indagati / Sindacato “Fiducia alla magistratura”

Operazione "Do ut des" / Forestale notifica Avvisi conclusione indagini
Ven, 06/03/2015 - 12:31

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Estorsione, appropriazione indebita, violazione degli obblighi in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro: sono i reati contestati dalla Procura della Repubblica di Terni a 11 dirigenti e funzionari della Ast di Terni. Si tratta di Arturo Ferrucci, direttore del personale; Valter Maffeo, responsabile area tecnica e servizi; Corrado Vicentini, il procuratore speciale; Marco Freddo, responsabile reparto Sau; Fabio Paciotti, gestore dell’ordine di Ast per reparto Sau; Alessandro Illuminati, gestore delle opere edili; Francesco Mancini, addetto all’ufficio approvvigionamento; il responsabile delegato a stipulare contratti di acquisto, Eros Ceccarelli, Alessandro Segala e Ambra Bobbi.

A loro gli agenti della Forestale di Terni hanno notificato l’Avviso conclusione indagini, atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio, per i presunti reati che vanno dall’estorsione all’appropriazione indebita, al mancato rispetto ai dettati del D.Lg.vo 81/08 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. L’indagine, denominata “Do ut Des”, coordinata dal pm Elisabetta Massini e condotta dal Corpo Forestale dello Stato, avrebbe smantellato un sistema che produceva favori personali  per conoscenti ed amici, consistenti in lavori di manutenzione e ristrutturazioni di abitazioni da parte di operai della ditta che aveva ricevuto appalti dall’AST S.p.A.. Ovviamente, stando alle carte della pubblica accusa, senza pagare alcun corrispettivo. Uno degli indagati avrebbe anche “preteso” alcuni oggetti di antiquariato.
In un caso addirittura, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato realizzato, presso la proprietà di uno degli indagati, un fabbricato utilizzando un progetto commissionato e pagato dall’A.S.T. ad uno studio esterno, con manodopera prestata sempre dagli operai della ditta beneficiaria degli appalti. Gli indagati ora avranno 20 giorni di tempo per farsi ascoltare dal pm o per produrre memorie.

Nella giornata di ieri, Tk-Ast, attraverso una nota, aveva precisato che “Oggetto dell’indagine non è l’azienda ma singoli individui. Per ThyssenKrupp e AST è essenziale che la vicenda venga chiarita al più presto e l’azienda sta collaborando alle indagini. Poiché l’inchiesta è ancora in corso, AST non è in grado di fornire ulteriori dettagli”.

I legali degli indagati respingono le accuse e si dicono pronti a dimostrare la loro innocenza.

Intanto mentre lo stabilimento è scosso da questo nuovo terremoto interno, a Palazzo Gazzoli si è tenuto l’incontro tra le Segreterie Territoriali Provinciali e i Coordinatori di Ast con il presidente della Regione Catiuscia Marini e il sindaco del comune di Terni Leopoldo Di Girolamo per effettuare il punto sull’accordo siglato il 3 dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico.

“Le Organizzazioni Sindacali – si legge in una nota – hanno illustrato ai rappresentanti delle Istituzioni l’evoluzione in merito a Commerciale, Ambiente Salute e Sicurezza, Energia, Riorganizzazione, sottolineando ancora una volta la necessità che tutte le parti firmatarie dell’Accordo debbano sostenerlo per fornire nuove condizioni di sviluppo del sito Acciai Speciali Terni.  A tal proposito le Organizzazioni Territoriali hanno chiesto a Regione e Comune quali azioni avessero intrapreso per mettere in atto i punti di loro interesse in modo particolare con riferimento ai punti sulle Misure e salvaguardia dell’occupazione e Impegni delle Istituzioni

Su questo fronte la Regione ha rivelato di sostenere economicamente progetti specifici in materia di energia e ambiente e che su questi c’è stata una prima ricognizione da parte dei tecnici di Ast. Sempre la Regione ha annunciato di aver effettuato, con il sostegno dell’Azienda, un censimento dei lavoratori delle ditte terze che hanno perso il posto di lavoro. A loro sarà destinato, se finanziato, un progetto per la riqualificazione e la riconversione. Il Comune, dopo aver riferito sull’avvio della progettazione della bretella Prisciano San Carlo,  ha evidenziato come si stia ultimando l’iter per il completamento della Piastra logistica. Le Organizzazioni sindacali auspicando che la riqualificazione del personale avvenga dopo aver effettuato un’opportuna quanto tempestiva analisi del fabbisogno territoriale per capire cosa offre il mercato del lavoro, hanno sottolineato che anche per il 2015 è opportuno provvedere ad una ulteriore tranche del progetto di riqualificazione per quei lavoratori che perderanno il posto di lavoro nel corrente anno.  Le Organizzazioni Sindacali, rispetto alla complessità e all’importanza dei temi trattati, ribadiscono che l’incontro con le Istituzioni, come quelli effettuati e da effettuare con il Management aziendale, rappresenti una tappa utile per il percorso di acquisizione delle informazioni per arrivare alla verifica ministeriale perseguendo con forza gli obiettivi che le parti firmatarie dell’accordo si sono date rispetto al risanamento aziendale, auspicando al tempo stesso la necessità di stabilità nelle relazioni. In merito a quanto si sta verificando, le Organizzazioni sindacali ribadiscono di essere fiduciose sull’operato della magistratura e degli inquirenti, ritenendo fondamentale il percorso di acquisizione delle dovute e corrette informazioni, al fine di poter tutelare i lavoratori che ogni giorno svolgono con operosità responsabilità ed onestà il proprio lavoro per al fine di ritagliare un futuro al sito ternano”.

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In serata è arrivata una nota di Tk-Ast in risposta al comunicato diramato a sigle congiunte dalle Rsu di fabbrica: In riferimento al comunicato stampa diffuso oggi dalle RSU di Acciai Speciali Terni, l’azienda chiarisce che il confronto quotidiano che sta avvenendo nei reparti interessati dal processo di riorganizzazione rappresenta uno strumento di dialogo fra le parti e di ottimizzazione dei processi produttivi concreto ed efficace. Il confronto è intenso e AST sta ricevendo suggerimenti che saranno presi in considerazione.

AST ribadisce che la salute e la sicurezza dei lavoratori sono priorità imprescindibili per l’azienda e che la nuova organizzazione non introduce rischi addizionali per i dipendenti.

AST specifica che l’attuale organico, risultato dal piano di riorganizzazione, è assolutamente adeguato per raggiungere l’obiettivo di produzione di un milione di tonnellate di acciaio fuso all’anno. Dopo i primi due mesi del 2015 che hanno risentito degli effetti della lunga vertenza, AST prevede che per aprile 2015 sarà raggiunta una quota di produzione tale da garantire il traguardo del milione di tonnellate su base annua e auspica, inoltre, che a giugno si possa superare questa soglia.

AST rileva quindi segnali incoraggianti che stanno consentendo di consolidare i rapporti commerciali in essere e contribuiranno ad accrescere la produzione e ad aggredire nuovi mercati.

AST conferma di stare operando per dare piena attuazione alle intese sottoscritte il 3 dicembre 2014 e confida che il percorso di rilancio e di sviluppo intrapreso possa continuare con il sostegno di tutti i soggetti interessati in un clima di proficua collaborazione”.

© Riproduzione riservata

Articolo aggiornato l’11 aprile 2016

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