Cronaca

Terremoto di Amatrice, danni anche a Colfiorito

Il terremoto di Amatrice ha riaperto vecchie crepe anche nella montagna folignate, e non solo simbolicamente, a riportare danneggiamenti sono stati edifici religiosi di primo rilievo, come la Basilica di Plestia e l’Oratorio di Annifo.

Sull’antichissima Basilica di Plestia, si è infatti formata una crepa che interessa interessa la parte sovrastante il portone d’ingresso: c’è da dire che la struttura già presentava danni strutturali, ma col recente sisma hanno subito un aggravamento. Nel 2014 a seguito di un sopralluogo della curia diocesana di Nocera Umbra – titolare della proprietà – erano state evidenziate alcune lesioni. E proprio in quell’occasione, il comune di Serravalle di Chienti, sul cui territorio ricade l’edificio, si era adoperato per mettere in sicurezza la cripta ed uno degli angoli esterni della chiesa, mentre il parroco di Taverne-Dignano, aveva fatto risistemare le numerose crepe. Entrambe le parti vennero puntellate, così da consentire la celebrazione delle messe ogni domenica pomeriggio, da maggio a settembre – periodo di svolgimento della storica Fiera di Pistia – e per consentire visite guidate ai turisti. Ebbene, a distanza di due anni da quegli interventi, la curia nocerina si ritrova ancora una volta in prima fila per tutelare la basilica. L’intenzione è quella di segnalare la situazione direttamente alla Soprintendenza architettonica delle Marche, sotto la cui giurisdizione rientra l’edificio, per chiedere una nuova verifica strutturale. Il comune di Serravalle di Chienti ha immediatamente ha sollecitato un sopralluogo alle autorità competenti, al fine di porre rimedio a quella che viene definita una “emergenza culturale” che interessa un fiore all’occhiello degli Altipiani Plestini.

Ma la basilica non è l’unico bene danneggiato dal sisma di Amatrice: gravi lesioni sono state individuate anche nel piccolo Oratorio di San Pietro di Annifo, già colpito dal terremoto del 1997 e per il quale si chiede la messa in sicurezza.