L'arcidiocesi di Spoleto-Norcia organizza una tavola rotonda per discutere la lettera pastorale dei vescovi umbri “Ricostruire l'anima del territorio”, scritta in occasione del decennale del terremoto. L'incontro si terrà a Villamagina di Sellano – uno dei centri della diocesi maggiormente colpito dal sisma – domenica 14 ottobre. Alle 16.30 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo mons. Riccardo Fontana. Il presule la terribile notte del terremoto si recò immediatamente nel sellanese e a Verchiano per stare accanto al 'suo popolo'. Al termine della messa ci sarà la tavola rotonda sulla lettera pastorale tenuta dai parroci del territorio di Sellano: quelli attuali e quelli di dieci anni fa. Si cercherà di ricordare l'evento sismico sia come profonda ferita che ha messo a dura prova le popolazioni e le loro tradizioni, distruggendo numerose abitazioni, sia come ferita dell'anima. In particolare si tornerà con la memoria a quelle ore di sconvolgimento e tristezza, per ribadire come il popolo cristiano affrontò quella terribile prova con dignità, umiltà e concretezza, all'altezza delle proprie radici cristiane. Da quel settembre del 1997 molti edifici – sia civili che religiosi – sono stati recuperati e i gli otto vescovi umbri affermano che “l'impegno tecnico ed economico era imprescindibile per uscire dalla fase più critica del recupero dei beni materiali in cui la popolazione deve vivere. E' però, sottolineano i presuli, solo una faccia della medaglia, la più onerosa, ma non necessariamente la più difficile. Occorre ora mettere a frutto i valori riscoperti della carità, per ridare anima alle persone”. Sul piano del recupero delle opere d'arte l'arcidiocesi di Spoleto-Norcia è a buon punto. Già recuperate numerose chiese e complessi parrocchiali. Nella basilica di S. Eufemia è stata allestita una mostra, insieme col Comune di Spoleto, sui maggiori interventi che la diocesi ha concluso. Tra di essi il recupero della chiesa di S. Domenico a Spoleto; la Basilica di S. Gregorio Maggiore a Spoleto con relativo chiostro e complesso parrocchiale; la chiesa di S. Maria di fuori a Cesi di Terni; il complesso monastico di S. Ponziano, di cui una parte è restato monastero di clausura delle Canonichesse Regolari Lateranensi, l'altra è divenuta casa religiosa di ospitalità; l'abbazia dei Santi Felice e Mauro in S. Anatolia di Narco; la basilica di S. Benedetto a Norcia; la chiesa della Madonna delle Lacrime a Trevi; la chiesa di S. Antonio Abate a Ferentillo; la chiesa di S. Valentino a Casteldilago di Arrone; la chiesa di S. Emiliano a Trevi. A breve verrà riaperta al culto la splendida chiesa di S. Michele a Bevagna.
TERREMOTO '97 – '07: ” RICOSTRUIRE L'ANIMA DEL TERRITORIO”
Ven, 12/10/2007 - 23:17