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Terremoto 2009 a Marsciano, consiglio comunale chiede al Governo stanziamenti per la ricostruzione pesante

Il documento approvato dal Consiglio Comunale
La ferita causata dal terremoto del 15 dicembre 2009 che colpito il territorio di Marsciano e di alcuni comuni limitrofi è ancora aperta. A causa del sisma sono oltre 460 le persone colpite dai provvedimenti di inagibilità delle proprie abitazioni e sono decine le attività commerciali e produttive che hanno subito gravissime ripercussioni e in alcuni casi sono state costrette alla cessazione di attività. Facendo leva sulla copertura di 3 milioni di euro stanziati dal Governo per ognuno degli anni 2011 e 2012, si è dato avvio ai primi cantieri per la ricostruzione leggera, che consentirà il rientro in casa delle famiglie sgomberate da immobili solo lievemente danneggiati.
Rimane invece ancora aperta la partita sulla ricostruzione pesante e sui Piani di recupero dei centri storici di Spina e Sant’Apollinare. Su questo fronte, ad oggi, c’è solo l’impegno concreto della Regione Umbria a compartecipare alle spese con uno stanziamento di 15 milioni di Euro, come richiesto dal Decreto “Milleproroghe” n.225 del 29 Dicembre 2010 con il quale si mette a carico delle Regioni una quota di compartecipazione, peraltro non precisata, volta ad affrontare le situazioni ed i danni determinatesi a seguito di calamità naturali e oggetto di Dichiarazione di Stato di Emergenza.
Preso atto di questa situazione il Consiglio comunale di Marsciano, nella seduta del 30 agosto 2011, ha votato all’unanimità un Ordine del Giorno nel quale si sollecitano tutte le forze parlamentari, sociali ed economiche ad una azione di pressione nei confronti del Governo affinché lo stesso venga fortemente sensibilizzato sul tema e si chiede con forza che il Governo:
• risponda immediatamente alla richiesta avanzata, su sollecitazione del Sindaco di Marsciano, dai parlamentari umbri per la convocazione nei tempi più rapidi possibili di un incontro fra Istituzioni Locali – Commissario Delegato, Responsabile Dipartimento di Protezione Civile, Ministro dell’Economia e parlamentari.
• Adempia al proprio dovere di stanziamento di una cifra adeguata a coprire l’intero importo (circa 90 milioni di Euro così come certificato congiuntamente da Regione dell’Umbria e Dipartimento Nazionale della Protezione Civile) per poter programmare e realizzare in modo compiuto la ricostruzione pesante secondo le priorità stabilite.
• Consenta, attraverso il rapido appostamento di idonee risorse, l’adozione dell’ordinanza per la ricostruzione “pesante” confermando in essa i requisiti e gli standard ai quali attenersi nella fase di ricostruzione, i criteri di priorità e le necessarie garanzie per tutti coloro che si renderanno disponibili ad effettuare i lavori in anticipazione.
Nello stesso documento viene inoltre riconosciuto il solerte e qualificato impegno con cui i cittadini del “Comitato 15 dicembre” si attivano nel sostenere e affiancare le iniziative politiche e istituzionali per la ricostruzione e si esprime altresì apprezzamento per l’iniziativa e la disponibilità della Regione Umbria, unica tra le Regioni italiane ad aver messo a disposizione fondi in risposta al Decreto “Milleproroghe” n.225 del 29 Dicembre 2010, riaffermando in questo modo la valenza regionale delle problematiche legate al Sisma di Marsciano.

La nota del Sindaco Alfio Todini
Si sta facendo tutto il possibile per cercare di rendere più celere possibile l’iter delle pratiche della ricostruzione leggera. Non mancano certamente problemi legati a più fattori: necessità di ottenere autorizzazioni da più Enti, rigidità normative e alcune difficoltà di interpretazione dell’ordinanza che hanno rallentato, nella fase di avvio, l’esame delle pratiche. Così come nella fase di avvio si è riscontrata un’alta percentuale di pratiche non complete che hanno giocoforza richiesto delle integrazioni. Insomma, le problematiche incontrate non dipendono né da scarso impegno né da sottovalutazione.
Stesso discorso per le altre questioni sollevate, dai Contributi di Autonoma Sistemazione (è stata effettuata una liquidazione a fine giugno, pagando 3 mesi, il che dovrebbe aver messo a disposizione di tutti i cittadini interessati le somme per far fronte agli affitti, per chi ha questo onere) al PIR (Piano Integrato di Recupero) di Spina. Detto questo, poiché crediamo sia corretto spiegare le cose in modo completo, raccogliamo l’appello rivoltoci e cercheremo di migliorare e sveltire ulteriormente i passaggi burocratici, come è nel nostro primario interesse.
Quanto alla ricostruzione pesante condividiamo la necessità che sia emanata quanto prima l’ordinanza. Cosa che dalla Regione e dai parlamentari umbri è stata richiesta insieme allo stanziamento dei fondi da parte del Governo dopo che la Regione stessa, come si ricorderà, ha compiuto il fondamentale passo di dichiararsi disponibile allo stanziamento di 15milioni sui cento circa necessari. Ci pare che in questa fase debba essere il Governo a rispondere (siamo tutti impegnati a sollecitare) e crediamo non sia utile, alla causa dei terremotati, proporre che intanto si proceda coi 15 milioni della Regione, dato il rischio che ciò possa determinare una ulteriore presa di tempo da parte di chi invece ha il dovere morale ed istituzionale di dare le risposte ai diritti dei cittadini.