“In Umbria sono state eseguite negli anni oltre 1.000 studi di microzonazione sismica e allo stato attuale sono in corso, su tutti i 92 comuni umbri, studi di microzonazione sismica e di analisi per la condizione limite per l’emergenza finanziati dalla Regione Umbria e dal Dipartimento della Protezione civile con un impegno di risorse pari a 1.541.471 euro. Sono state inoltre messe a disposizione risorse finanziarie negli ultimi due anni per interventi di miglioramento sismico di edifici pubblici e privati per una cifra pari a 15.394.485 euro, al netto degli interventi straordinari nelle zone colpite da terremoti”. Sono questi i dati forniti dall’assessore regionale Stefano Vinti nel corso della giornata dedicata dall’Ordine dei Geologi dell’Umbria alla prevenzione del rischio sismico e scenari di pericolosità sismica.
“Nel campo della programmazione delle risorse finanziarie, ha affermato Vinti, la Regione Umbria, tramite il Servizio Geologico e Sismico, ha in maniera continuativa negli ultimi 20 anni programmato piani e progetti che hanno permesso di avere un quadro di dettaglio uniforme a scala regionale della conoscenza geologica e della pericolosità sismica locale. Alcuni degli studi realizzati hanno contribuito in maniera sostanziale alla conoscenza di base come ad esempio le ricerche fatte per il Lago Trasimeno grazie alle quali ora si ha a disposizione un quadro dell’evoluzione geologica e ambientale prima non conosciuta.
In aggiunta molti dei prodotti realizzati con indagini di microzonazione sismica di dettaglio permettono una precisa definizione della pericolosità sismica locale da utilizzare in fase progettuale mediante un’ampia gamma di rappresentazione dell’amplificazione sismica locale.
Anche nel campo normativo, ha sottolineato l’assessore, c’è stata un’intensa attività che ha portato all’approvazione della legge regionale in materia di prevenzione sismica del patrimonio edilizio, all’approvazione dei criteri per l’esecuzione degli studi di microzonazione sismica ed infine all’approvazione del piano regionale multirischio. Tutti questi strumenti sono stati messi a disposizione dei cittadini e della comunità tecnica mediante formati interoperabili ed anche mediante formati che permettono un utilizzo immediato online”.
“Le attività, ha dichiarato l’assessore Vinti, sono state finanziate oltre che con risorse comunitarie anche con risorse regionali, in un momento in cui è difficilissimo individuare risorse per la mitigazione dei rischi naturali e quindi anche del rischio sismico. E questa è una dimostrazione di quanto la Regione Umbria e le proprie strutture tecniche ritengono importante la prevenzione del rischio sismico e dei scenari di pericolosità. Allo stato attuale, utilizzando gli scenari di pericolosità, ha concluso Vinti, è necessario però individuare ulteriori finanziamenti per poter intervenire sul patrimonio edilizio vulnerabile al fine di diminuire in maniera rilevante il rischio sismico”.