Luca Biribanti
“Non riesco ad avere rapporti di amicizia con i maschi, appena vedo un uomo che mi guarda in modo strano corro più velocemente che posso …” – sono le parole di una ragazzina di 15 anni che dall'età di 12 ha subito violenze sessuali da parte di un parente del padre. La storia di abusi e maltrattamenti che è stata portata alla luce dalla Squadra Mobile di Terni è particolarmente delicata ed ha come protagoniste due bambine che all'epoca dei fatti avevano 4 e 7 anni.
La storia – Da pochi anni vivevano a Terni, ma la madre le ha lasciate per tornare nel paese di origine, da dove non era più tornata, a suo dire perchè non riusciva a ottenere il permesso di soggiorno ormai scaduto. Le bimbe erano rimaste in Italia con il padre, ambulante di professione, che per lavoro spesso lasciava le figlie a connazionali di passaggio, anche per lunghi periodi. Questa situazione costringeva spesso le piccole a vivere in condizioni ai limiti della decenza; rimanevano senza acqua, gas e luce perchè il padre non pagava le bollette. I vicini hanno confermato agli agenti di aver spesso visto le bimbe uscire di notte per andare a prendere l'acqua con dei secchi ad una fontanella. Nonostante tutto le 2 cercavano di condurre una vita normale, andando a scuola e dissimulando quanto subivano. Le cose sono andate avanti così fino a quando le 2 sono diventate adolescenti.
A gennaio, la maggiore che nel frattempo aveva raggiunto i 15 anni, si è recata in Questura all'Ufficio Minori, visto che non riusciva a rientrare a scuola perchè non aveva un certificato medico che le avrebbe permesso di essere riammessa in classe. Il padre era ormai assente da lungo tempo e non c'era nessuno che potesse provvedere per risolvere la situazione. Subito gli agenti si sono attivati, coadiuvati dai Servizi Sociali, che hanno immediatamente disposto l'allontanamento dalla casa paterna e l'affido a una vicina di casa connazionale.
I Servizi Sociali hanno avuto il delicato compito di indagare sulla vita privata delle ragazzine per cercare di trovare elementi utili alle indagini della Polizia. Nel frattempo la vicina alla quale erano state affidate le piccole ha detto agli agenti di non potersi più occupare di loro, perchè terrorizzata dal fatto che il padre stesse tornando in Italia.
I diari dell'orrore – Le ragazzine sono state allora affidate a una struttura protetta, dove, sentendosi al sicuro, si sono aperte con gli operatori dei Servizi Sociali, che sono riusciti a leggere i loro diari segreti. Sulle pagine le 2 avevano annotato anni e anni di soprusi e violenze; la maggiore delle 2 aveva parlato di una violenza sessuale andata avanti per anni da parte del cugino del padre, quando aveva appena 12 anni. Sul diario della minore gli agenti hanno trovato descritto un episodio raccapricciante: il padre le aveva messo del peperoncino negli occhi per punirla dopo un compito sbagliato a scuola. Le pagine raccontano di percosse che in più di un'occasione avevano ridotto sanguinanti le 2 vittime.
Il padre è stato denunciato per maltrattamenti e abbandono di minore, per aver fatto mancare alle figlie i mezzi di sussistenza; il cugino anch’egli residente a Terni, è stato denunciato per violenza sessuale nei confronti di una minore affidatagli per ragioni di cura e assistenza.
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