Cronaca

Terni, il Verdi sarà demolito | L’assessore Corradi presenta la nuova idea del Comune

Sarà demolito e mantenuta soltanto la parte del pronao, questa l’idea dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sandro Corradi, per il teatro Verdi di Terni. La notizia è che il Comune ha deciso di revocare l’affido dei lavori alla ditta “Giovannini”, visto che il progetto di restauro è troppo oneroso rispetto a quanto può permettersi il Comune e sopratutto perché i benefici prodotti dall’intervento da quasi 13 milioni di euro non sarebbero adeguati alla somma investita. Ad esempio la questione antisismica; l’ufficio competente ha giudicato positivo l’adeguamento del progetto in essere, ma non significativamente migliorativo, vale a dire che si in termini di staticità e sicurezza si otterrebbero ben pochi benefici.

La revoca dell’affido dei lavori potrebbe generare un contenzioso con l’azienda alla quale sono stati affidati, ma l’amministrazione punta dritto verso un restauro che costerà la metà, circa 6 milioni di euro, dei quali 1,4 saranno messi sul tavolo dal Comune, 1,5 dalla Regione e il resto andrebbero ricavati attraverso la ricerca di investimenti privati e altre forme di finanziamento.

Secondo l’idea dell’assessore Corradi, i tempi sarebbero piuttosto brevi, visto che a settembre dovrebbe esserci la condivisione del percorso per il concorso di progettazione internazionale e nella prima parte del 2018 dovrebbe essere pronto il nuovo progetto.

“Imporremo alcuni vincoli, visto che ogni posto costa circa 6 mila euro per la ristrutturazione – ha precisato Corradi – dovremo contenerci su circa 900 posti. Anche in termini strutturali abbiamo i vincoli dell’area dove il teatro stesso sorge, ma abbiamo un’idea moderna e innovativa del nuovo Verdi, qualcosa di moderno che funzioni in fatto di sicurezza e comfort con un’ottima acustica”.

“Inoltre – aggiunge Corradi – Vogliamo un progetto accompagnato da un conto molto chiaro; parte del punteggio del concorso sarà attribuito anche in base al rapporto progetto di fattibilità e costi reali”.

Anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha confermato la nuova visione del teatro cittadino: “Lasciamo libertà ai progettisti, ci sarà poi un’apposita commissione che sceglierà il progetto più bello e più adatto”.

L’ottimistica previsione degli amministratori, dunque, prevede un bando per settembre, l’assegnazione del progetto entro l’anno e l’inizio dei lavori nei primi giorni del 2018. Considerando le reazioni che scatenerà il nuovo progetto, sia politiche che delle associazioni di cittadini, la tempistica prevista sembra davvera molto poco realistica.