Cronaca

Terni, Usb denuncia “Servizi educativi nel caos, manca personale. Iscrizioni a rischio”

“Anche per questo inizio anno nei Servizi Educativi Comunali le criticità non si sono fatte attendere e, con esse, ancora una volta, si è evidenziata, in tutte le sue incomprensibili complicazioni, la solita gestione caotica e raffazzonata” – è quanto si legge in una nota dell’Usb che punta il dito contro la gestione dei SEC da parte dell’attuale amministrazione comunale.

Le criticità, focus su personale e iscrizioni ai nido – “A causa del dissesto finanziario dell’Ente è necessario attendere l’autorizzazione ministeriale (la cui richiesta, nonostante i solleciti di USB, è stata inviata solo a fine luglio) per assumere i sostegni e le supplenti – sostiene l’Usb – inoltre la carenza di personale, determinata da oltre un decennio di blocco del turn over, sta creando grandi difficoltà ai servizi educativi, a chi ci lavora, ma soprattutto sta causando l’ennesima pericolosa assenza di risposte alle famiglie che hanno presentato domanda di iscrizione: quest’anno non solo i nidi non accolgono i bambini per il massimo della capienza, ma anche per i centri educativi sembrano esserci le medesime difficoltà, che appaiono inspiegabili, visto che in questi ultimi opera anche personale educativo non comunale. Sembra superfluo sottolineare che la mancata assegnazione di posti comporta mancate entrate per l’Ente nell’immediato, oltre a produrre un effetto di scoraggiamento delle famiglie a rivolgersi ai servizi pubblici, costringendoli a ricorrere ai privati, a causa dell’inaffidabilità della gestione: e c’è chi ancora continua a chiedersi il perché del calo delle iscrizioni”.

Cattiva gestione e clima di tensione che genera scontri interni – “La grave carenza di personale consiglierebbe un’attenta gestione. Oggi più che mai sarebbe doveroso fare squadra per sopperire alla situazione in atto e dare risposte ai bambini ed alle loro famiglie. Ciò purtroppo non avviene – spiega ancora il sindacato – anzi sembra che si continui pervicacemente a lavorare per fomentare un clima di tensione e di scontri interni, anche attraverso trattamenti di favore per qualcuno a svantaggio di altri, con pressioni ed imposizioni, che appaiono irragionevoli, che sviliscono la professionalità e che mancano di rispetto persino alla vita privata delle lavoratrici, soprattutto nella gestione delle sostituzioni quando si verificano assenze delle educatrici e delle insegnanti. Ci sarebbe la possibilità di utilizzare le ore di supplenza residue dell’anno scolastico scorso, già autorizzate e finanziate, ma non si fa”.

Le possibili soluzioni secondo Usb – “Si potrebbe utilizzare quel personale, al momento non impegnato direttamente con i bambini, ma in attività di fatto rinviabili (progettazione dei laboratori, organizzazione e riordino dei materiali, ecc.), ma non si fa.

Si preferisce invece sguarnire una scuola, che ha aperto regolarmente e che sta seguendo l’inserimento dei bimbi più piccoli, togliendo da lì un’insegnante per inviarla a fare una supplenza da un’altra parte.

USB chiede al Sindaco e all’Assessore di fare chiarezza. Vogliamo capire se veramente si punta ad un servizio quanto più possibile di qualità, o invece si è scelto, al di là dei proclami, di continuare a percorrere la via del tramonto, perché creare questo caos porta dritti diritti a questo traguardo”.