Ventidue anni e la maggior parte del giorno, ma soprattutto della notte, passata per strada, commettendo reati di ogni tipo, dalla violazione della legge sugli stupefacenti, al furto aggravato, dalla ricettazione alle lesioni e alle minacce. Insieme al suo gruppo di fedelissimi, coetanei di diverse etnie, italiani compresi, il giovane dal 2006, cioè da quando era ancora quindicenne, era diventato il protagonista delle risse violente che avvenivano in città.
Comportamento che non è cambiato con il raggiungimento della maggiore età e con l’arrivo delle prime condanne: arrestato due volte nel 2012 per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale e per atti persecutori e danneggiamento; sempre lo stesso anno gli è stato vietato l’ingresso alle manifestazioni sportive con la notifica del DASPO; dall’inizio del 2013 è stato denunciato sei volte, fra l’altro, per lesioni, violenza e rissa, reati commessi anche ad Amelia e ad Orte (VT).
Un individuo violento, che ha scatenato risse anche per futili motivi e anche in presenza di bambini e di donne in stato di gravidanza; un comportamento che non è sfuggito agli agenti della 2° Sezione della Squadra Mobile, che hanno raccolto elementi di prova inconfutabili e li hanno inviati al Giudice che ha emesso il provvedimento restrittivo.
Ieri, gli agenti sono andati a prenderlo a casa per portarlo al carcere di via Sabbione; dovrà scontare 5 anni, 6 mesi e 28 giorni di reclusione, cumulo di pena residua a seguito di condanne divenute irrevocabili.