Cronaca

Terni, ucciso con una coltellata | Appello conferma 10 anni e 8 mesi all’assassino di Oltjan Nela

10 anni e 8 mesi di reclusione, la Corte D’Appello di Perugia, presieduta dal giudice Ferdinando Pierucci, ha accolto le richieste del Pm Dario Razzi per la conferma della sentenza di primo grado nei confronti di Marjel Mjesh, l’uomo che, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2015, aveva inferto una coltellata mortale all’aorta addominale a Oltjan Nela, 21 anni di nazionalità albanese.

“La famiglia della vittima è soddisfatta della sentenza – ha spiegato a TO uno dei legali difensori della parte civile, Francesco Mattiangeli – visto che non è stata accolta richiesta della controparte di riconoscere la preterintenzionalità. È stato dunque confermato l’omicidio volontario e la pena di quasi 11 anni”.

Lo stesso assassino, una volta fermato dagli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volante di Terni, coordinate dal dott. Alfredo Luzi e dal dott. Giuseppe Taschetti, aveva confessato di essere l’esecutore materiale della coltellata, tanto che lo stesso questore di Terni, Carmine Belfiore era rimasto sconcertato: “dalla freddezza e dalla naturalezza con le quali il giovane ha esposto i fatti, come se avesse compiuto una cosa da nulla. Ringrazio anche la magistratura che in termini rapidissimi ha concesso tutti i permessi del caso per una rapida indagine e risoluzione della vicenda”.

Il giovane operaio era stato ritrovato agonizzante da un gruppo di ragazzi, a notte inoltrata, che hanno dato l’allarme e chiamato i soccorsi. Da subito le sue condizioni erano sembrate gravissime per effetto di un fendente scagliato con un coltellino dalla lama di 6 cm. ed estremamente affilato.

La lacerazione prodotta dalla perforazione non è stata ampia, ma l’emorragia interna che ne è scaturita ha causato serie conseguenze per la vittima, che ha lottato, purtroppo inutilmente, tra la vita e la morte all’ospedale di Terni.

Dalla ricostruzione degli inquirenti sembra che i due avessero un conto in sospeso, in seguito a uno scontro che era avvenuto prima dell’aggressione in una nota discoteca di Via Piemonte. Alla base dei rancori tra i due sembra esserci un’occhiata di troppo a una ragazza del gruppo degli aggressori che è stata ‘vendicata’, una volta fuori dal locale, con la coltellata fatale.