Lo hanno trovato morto intorno alle 22 di sabato nel bagno del treno che da L’Aquila raggiunge Terni. Era chiuso in quella piccolissima stanza da troppo tempo per non destare sospetti tra gli altri passeggeri, che invano avevano provato a bussare alla porta. Per questo qualcuno ha chiamato il capotreno che, alla mancata risposta dall’interno, ha aperto con la chiave universale e ha visto il corpo riverso in terra. Si tratterebbe di un uomo di circa 45 anni originario del reatino e la causa più probabile della morte sarebbe un’overdose. Accanto al cadavere infatti, stando alle prime informazioni divulgate, c’era la siringa con cui si sarebbe iniettato l’ultima dose di droga. Una volta giunto a destinazione nella stazione di Terni sul treno sono saliti i Vigili del Fuoco, il personale del 118 – che ha potuto solo constatare il decesso – e gli agenti della Polizia Ferroviaria, cui spetterà il compito di accertare l’esatta dinamica dei fatti. Atteso anche l’arrivo del magistrato di turno che dovrebbe disporre l’autopsia.