Terni

Terni Triathlon alla conquista di Budapest | Successi in Italia e all’estero per l’onda nera

Si susseguono senza sosta i fine settimana di gare, di ottime prove e podi dei draghi del Terni Triathlon, impegnati sui traguardi più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Le danze si sono aperte con lo Sprint Forhans di Caprarola in cui ha fatto l’esordio col drago sul petto Cristian Sapora, forte triatleta ternano che ha scelto l’Onda Nera per ricominciare a respirare l’atmosfera di gara dopo un lungo stop. E’ stata ancora una volta la coppia d’oro del Terni Triathlon Pamela Mancini e Fabio Di Niccola a portare i colori rossoverdi sul podio, assicurandosi rispettivamente un secondo posto ed un terzo posto di categoria. Ottima la prova di Cristian Sapora che, con un filo di gas, chiude la gara in 1 ora, 4 minuti e 46 secondi, assicurandosi il 3° posto di categoria, seguito da Stefano Conti e Devis Burla ad 1 minuto e mezzo. E’ stato il veterano Ilio Masci ad assicurare l’ennesimo podio alla squadra ternana, tagliando il traguardo in 1 ora, 32 minuti e 51 secondi e salendo sul terzo gradino del podio di categoria.

E’ stata quindi la volta della trasferta di massa a Senigallia, per un fine settimana a tutto triathlon, con in programma due gare partecipatissime: l’Olimpico e lo Sprint Santini Garmin Trio. Ben 9 gli atleti in gara per il Terni Triathlon, con 7 draghi pronti sulla start list dell’Olimpico del sabato: un mare davvero agitato ha indotto giudici ed organizzatori ad annullare la prima frazione in acqua, così la gara si è trasformata in un duro duathlon atipico, con 5 km di corsa, 40 di bicicletta e 5 km finali di corsa, fino al traguardo. Il forte vento ed un percorso selettivo in bicicletta ha dettato l’ordine d’arrivo che ha visto il dottore volante Lorenzo Felici tagliare il traguardo al 61° posto assoluto, con l’ottimo tempo di 1 ora, 52 minuti e 38 secondi, tallonato da un Fabrizio Castellani in grande spolvero: il Vice Presidente dell’Onda Nera autore di una prova di gran carattere, nonostante i problemi al ginocchio che lo affliggono da inizio stagione e che lo hanno costretto a rinunciare all’IronMan di Francoorte, ha infatti chiuso la gara in 1 ora, 53 minuti e 58 secondi, seguito da Alessio Lulli, che ha terminato in 2 ore e 20 secondi; è stata poi la volta di Alessio Bordoni, in 2 ore, 9 minuti e 22 secondi, seguito a 20 secondi da Riccardo Giubilei e quindi dalla coppia Giordano Massi e Gabriele Piacenti che hanno tagliato il traguardo in 2 ore, 10 minuti e 33 secondi. E’ stata quindi la volta dello Sprint in cui sono scesi in campo i draghi terribili Stefano De Martino e Jacopo Marinozzi. Il tempo si è rimesso e la prova si è potuta disputare con tutte e 3 le frazioni: davvero ottima la prova dei due giovani del Terni Triathlon, con lo squalo Stefano De Martino, autore della solita velocissima frazione di nuoto ed una solida prova in bicicletta, che ha tagliato il traguardo al 32° posto assoluto in 1 ora, 7 minuti e 21 secondi, tallonato da uno Jacopo Marinozzi in grande crescita che, grazie ad una ottima frazione di corsa, ha chiuso al 36° posto assoluto a 28 secondi.

Lungo le selettive rampe dell’Olimpico di Scanno di fine luglio hanno brillato Pietro Morelli che, al termine di una prova davvero convincente, ha chiuso in 2 ore, 28 minuti e 22 secondi, tallonato dalla coppia Geremia Svizzeretto e l’inossidabile Bruno Gubbiotti, che hanno tagliato il traguardo insieme in 2 ore, 31 minuti e 51 secondi. Contemporaneamente è stato Michele Sberna a portare i colori del Terni Triathlon al duro Olimpico no draft di brasimone, chiudendo, grazie ad una convincente frazione di bicicletta, al 67° posto assoluto in 2 ore e 39 minuti.

Ma è stato questo ultimo fine settimana a regalare le emozioni più intense per i colori rossoverdi: ha aperto le danze l’inossidabile Leonardo Archilei, per tutti “Lu Mago”, che al famigerato Aronamen, campionato nazionale medio no draft, ha sfoggiato la solita prova tutta grinta e carattere portandosi a casa un tempo di tutto rispetto: 5 ore, 4 minuti e 16 secondi. Peccato solo che la frazione di nuoto sia stata accorciata a 1000 metri per l’incolumità dei partecipanti, a causa di un temporale in arrivo. Contemporaneamente è andato in scena il triathlon Sprint di Ronciglione, valido per la coppa Forhans: ottima prova di Devis Burla che ha tagliato il traguardo in 1 ora, 11 minuti e 34 secondi, seguito da Pietro Morelli, cha aggancia il secondo posto nella coppa di società e chiude in 1 ora, 14 e 47 secondi, seguito da Alessio Bordoni.

L’Onda Nera è quindi volata in Ungheria, per il prestigioso 70.3 di Budapest, uno dei mezzi IronMan più veloci del circuito. In uno scenario di pubblico davvero esaltante, la passerella d’onore spetta di certo alla fortissima Pamela Mancini che, sol suo solito sorriso, il drago sul petto ed una prova tutta carattere, ha portato in alto i colori rossoverdi tagliando il traguardo in 5 ore e 35 minuti e chiudendo il suo secondo mezzo IronMan dell’anno, dopo Barcellona. Di rilievo assoluto il tempo finale del coach Fabio Di Niccola, capace di chiudere in sole 4 ore e 41 minuti e 24 secondi, grazie ad una solida frazione di nuoto ed una velocissima bicicletta. Davvero ottimo l’esordio sulla distanza di Stefano Conti che ha tagliato il traguardo in 5 ore, 7 minuti e 38 secondi.

E’ stata infine la volta delle “bici dalle ruote grasse”, nello splendido scenario di Scanno, dove sono andati in scena gli XTERRA FULL e LITE, gare durissime con rampe in bici e di corsa davvero impegnative. Nella prova Full ottima la prova di Pietro Morelli, il primo dei draghi a tagliare il traguardo in 3 ore, 50 minuti e 52 secondi, seguito da un tenace Giuseppe Moretti che ha chiuso la sua prova in 4 ore, 29 minuti e 24 secondi mano nella mano con le sue due splendide bambine e da Riccardo Lucidi, in 4 ore, 44 minuti e 17 secondi.

Ma è stato il forte Cristian Sapora a regalare le emozioni più intense del fine settimana nella prova X TERRA LITE: il drago ternano, dopo aver fatto il vuoto con una frazione di bicicletta super, si è presentato primo assoluto nel tratto di corsa ma, purtroppo, ha sbagliato il percorso consentendo agli inseguitori di raggiungerlo. Alla sua seconda gara stagionale, con pochi chilometri nelle gambe ma la solita classe che lo contraddistingue, l’atleta ternano non ha mollato un centimetro e ha chiuso quindi 6° assoluto in 2 ore, 4 minuti e 58 secondi. “E’ difficile stare dietro a tutti i risultati dell’Onda Nera nei fine settimana che si susseguono” – ha dichiarato un entusiasta Vice Presidente Fabrizio Castellani. “I miei complimenti vanno a tutti i nostri atleti che continuano a portare i colori della nostra città sui traguardi più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Resta l’amaro in bocca per l’errore incorso a Cristian Sapora, proprio nel momento in cui già pregustavamo il primo podio stagionale assoluto in una gara davvero dura e prestigiosa: ma con questo spirito, il drago sul petto ed i nostri soliti sorrisi, l’appuntamento è solo rimandato”.