Il comandante della polizia stradale Katia Grenga ha invitato la stampa a verificare l’operato degli agenti della Questura durante un sevizio notturno volto a prevenire le stragi del sabato sera. Ci siamo presentati davanti alla questura di Terni, dove puntuale è arrivata la comandante a spiegarci l’itinerario della notte: l’area di servizio davanti il “mare di Terni” Chicomendes, dove è in corso il venerdi ‘discotecaro’.
Giunti sul posto, aspettiamo gli agenti che arrivano poco dopo di noi alla guida di due due volanti, cariche di attrezzature per eseguire i controlli. Tempo di posizionarsi ed ecco che viene fermata la prima vettura: una Opel Astra con a bordo un gruppo di cittadini domenicani. Dopo il controllo dei documenti, il conducente viene sottoposto all’alcool test.
A questo punto la comandate Grenga ci fornisce deluciazioni: “Il primo stumento di controllo per l’alcool test si chiama precursore; dopo che il guidatore soffia al suo interno, il precursore ci fornisce l’esito tramite due led, uno che diventa verde ed uno che può essere di luce arancione o rossa: nel caso si accenda la luce verde, il guidatore non ha assunto alcolici; nel caso di accenda l’arancione, il guidatore ha un tasso alcolico compreso nella fascia 0-0.5, quindi è libero di andare a meno che non sia neo-patentato; la luce rossa si accende nel caso in cui il guidatore ha un tasso alcolico superiore allo 0.5.”
“Dopo il precursore – prosegue la comandante – per conoscere con precisione l’effettivo tasso alcolico, il guidatore deve soffiare all’interno dell’etilometro posto nel bagagliaio della volante.
Queste le fasce alcoliche con le rispettive pene:
Fascia da 0 a 0.5 grammi/litro; nel caso il guidatore sia patentato o alla guida di mezzi pesanti, o trasporto di persone, avrà una sanzione amministrativa da 155 a 624 euro più una decurtazione di 5 punti dalla patente.
Fascia da 0.5 a 0.8 grammi/litro; sanzione amministrativa da 500 a 2000 euro, più la sospensione della patente da tre a sei mesi più la decurtazione di dieci punti.
Fascia da 0.8 a 1.5 grammi/litro; si commette un reato e si applica un ammenda da 800 a 3200 euro, arresto fino a 6 mesi, sospensione patente di guida da 6 mesi a un anno, decurtazione di 10 punti.
Fascia superiore a 1,5 grammi/litro; si commette un reato e si applica un ammenda da 1500 a 6000 euro, un arresto da 6 mesi a un anno, sospensione patente di guida da un anno a due anni più la decurtazione di 10 punti.”
Dopo averci fatto passare la voglia di bere prima di guidare, ci viene comunicato l’esito del controllo alla vettura appartenente al ragazzo domenicano: non sta guidando in stato di ebrezza ma è in possesso di un assicurazione, oltre che scaduta, “fatta in casa”.
La pena? Auto requisita, più 800 euro di multa, più le spese per il carro attrezzi che passerà più tardi a prelevare il mezzo. I ragazzi saranno costretti a chiamare i familiari per non tornare a casa a piedi.
Durante il controllo dei mezzi successivi il comandante Grenga si dice sconcertata riguardo il bilancio dei controlli nella città di Terni: “Nonostante tutte le campagne di sensibilizzazione che facciamo, a Terni c’è una vera e propria costanza. Negli ultimi quattro giorni abbiamo fermato 5 persone senza patente conseguita; l’altro giorno un ragazzo è fuggito prima dell’alcool test!
Oltre ad un fatto penale, i giovani devono capire che gli incidenti stradali, fino a 24 anni, sono la prima causa di morte! C’è la necessita di comprendere cosa vale e cosa non vale la pena di fare”.
Più tardi il posto di blocco si è trasferito in un altro luogo dove ha continuato ad esercitare controlli fino alle 7 di questa mattina.
Il comandante Grenga ci ha gentilmente riferito il bilancio finale di questo venerdi notte di controlli: sono state ritirate sette patenti, rispettivamente a cinque uomini e due donne; quattro di loro hanno avuto procedimenti amministrativi per un tasso alcolico inferiore a 0.8 g/l, tre di loro procedimenti penali per un tasso alcolico superiore a 0.8 g/l; il picco più alto della nottata? 1.25 g/l.
Cronaca di Luca Battaglini, foto di Federica Pucino ©