Cronaca

Terni, terremoto a Palazzo Spada | Sedici indagati, Di Girolamo “Non mi dimetto”

Questa mattina, 120 uomini tra finanzieri e agenti di polizia hanno dato il via a una maxioperazione nei confronti di assessori, dirigenti e funzionari comunali e vertici di cooperative ternane e regionali. La Procura della Repubblica di Terni, che ha coordinato le indagini, ha indagato 16 persone e perquisito decine di locali tra uffici e abitazioni private, sequestrando un ingente quantitativo di materiale contabile e amministrativo contenuto in documenti, pc, server, agende, ora al vaglio degli inquirenti che indagano sull’ipotesi di reato di associazione a delinquere e turbativa d’asta.
L’attenzione dei finanzieri e degli agenti della Questura si è concentrata particolarmente negli uffici del pentagono di Corso del Popolo, dove sono stati allestiti i nuovi uffici comunali dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, le indagini, coordinate dal Procuratore Capo, il dott. Alberto Liguori con il supporto del Pm, Raffaele Iannella, sono iniziate circa un anno fa e avrebbero come oggetto alcune procedure di appalto messo in atto dall’amministrazione comunale. 30 sono gli ordini di perquisizione eseguiti dalle fiamme gialle e dai poliziotti nei confronti di amministratori pubblici, dirigenti e funzionari del Comune di Terni e rappresentanti legali di cooperative con sede a Terni e Perugia. Le indagini sono partite circa un anno fa ad opera della Squadra Mobile di Terni, successivamente affiancata dal nucleo di Polizia Tributaria; oltre alle ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, a due indagati è stato notificato un avviso di garanzia per falso ideologico.

“Massima fiducia nella magistratura, non abbiamo nulla da nascondere e abbiamo fornito la massima collaborazione”, a dirlo è il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, in merito all’operazione di polizia e guardia di finanza sulle presunte irregolarità negli appalti a cooperative da parte dell”amministrazione.

Nei suoi confronti non è stato notificato alcun provvedimento, Sono però almeno due gli assessori dell’attuale giunta coinvolti nell’inchiesta, oltre a dirigenti e funzionari.
“Siamo alla fase di acquisizione documentale – ha aggiunto Di Girolamo – attendiamo di sapere meglio quali sono le contestazioni che ci vengono mosse. La magistratura fa il suo lavoro, è giusto che in presenza di denunce o problemi indaghi pienamente fino ad arrivare alla verita” che per noi e” che l”azione e” stata nel rispetto della legge, delle norme, delle correttezza”.

“Rimaniamo a governare la città” –  ha sottolineato il sindaco parlando di possibili riflessi politici dell’indagine. “Continuiamo nel lavoro già impostato – ha aggiunto – per la predisposizione del piano di riequilibrio, ma anche per lo sviluppo delle iniziative per la città, dall”area di crisi complessa ad agenda urbana. Continueremo a lavorare con la stessa intensità ed impegno che abbiamo avuto finora”.

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