“Una situazione inverosimile! Con i tagli ai trasporti pubblici a pagare più di tutti, come sempre, sarà la provincia di Terni con il capoluogo in primis” – è quanto dichiara il consigliere comunale del gruppo “Uniti per Terni”, Emanuele Fiorini.
“E ciò nonostante Terni abbia eletto quattro Consiglieri Regionali della provincia e nominato un super Assessore ai trasporti e alle infrastrutture del Comune di Terni – continua Fiorini – lo stesso ex Assessore Comunale Melasecche che fin dalla campagna elettorale e anche una volta approdato in Regione, ripeteva come un mantra di voler difendere gli interessi di Terni e dei ternani. Tutti e cinque tutto stanno facendo, tranne questo, forse perché impegnati in continue campagne elettorali.
L’assessore Regionale ai trasporti qualche giorno fa ha dichiarato che per quanto riguarda la metropolitana di superficie Stazione di Terni-Cesi, non si trovano i documenti. Una dichiarazione veramente sconcertante considerando che per quella struttura sono stati spesi oltre 30 milioni di euro. Rimango esterrefatto sentendo queste affermazioni perché ciò sta a significare che nell’anno e mezzo in cui l’assessore Regionale ha fatto parte della giunta Comunale, l’Amministrazione non si è mai interessata del problema. Sono passati tanti anni e ad oggi la metropolitana di superficie non è partita, ma il bello è che da oltre dieci anni non passa più neanche il treno. Il servizio che prima svolgeva il treno oggi è sostituito dal trasporto su gomma cioè autobus, gli stessi mezzi che verranno penalizzati dal taglio ai trasporti pubblici. Terni e la provincia sono completamente scollegate dal resto dell’Umbria, creando notevoli disagi a studenti, lavoratori etc.
Ma, come ci insegna Pinocchio, le bugie hanno le gambe corte.
Ricordo ai Consiglieri Regionali eletti nelle fila del centro destra e al super Assessore che il Comune di Perugia beneficia, dalla Regione, di 2 milioni di euro per il menimetrò e di circa 1,2 milioni per il Frecciarossa. E Terni?
Forse eliminando queste due ingiustizie non avremo più un taglio di 3,5 milioni di euro per il trasporto pubblico, ma solo circa 300 mila euro. Una cifra che, spalmata su tutta la Regione, penalizzerebbe di meno Terni e con un intervento di riorganizzazione si potrebbero garantire comunque i servizi.
Il trasporto pubblico locale è spesso l’unico mezzo che hanno a disposizione molti cittadini, soprattutto anziani, è un servizio essenziale anche per non isolare le periferie, senza dimenticare il risvolto occupazionale.
Quello che va tagliato sono le ingiustizie, come i soldi che prende il Comune di Perugia dalla Regione per il minimetrò e il Frecciarossa. Va ristabilita un’equa ridistribuzione di risorse tra Perugia e Terni, perché in Umbria non devono esserci giocatori di serie A e giocatori di serie B”.