Aggiornamento ore 14.51 del 17/05 – Sul fatto è intervenuto anche l’assessore della Cultura del Comune di Terni, Simone Guerra, con una nota che ricostruisce, anche con l’ausilio del personale che era in servizio in Bct al momento del fatto, quanto accaduto: “
Questo è un covo di antifascisti!!!”
“Ieri, nel tardo pomeriggio, sono arrivato in bct chiamato da una operatrice: era appena avvenuta l’aggressione dei militanti di casapound a un ragazzo di circa vent’anni all’interno della biblioteca. Dalla mattina le forze dell’ordine ci avevano chiesto di chiudere tutte le finestre e il terrazzo che affaccia su p.zza solforino e presidiavano, da quello che so, lo stesso terrazzo. Questo il racconto che ho ricostruito ascoltando una ventina di persone presenti. Un gruppo di casapound avendo visto qualcuno che dalla finestra della biblioteca pare li stesse fotografando, hanno fatto il giro completo delle piazze, da p.zza solforino, piena di polizia, a p.zza della repubblica, e sono entrati dalla porta principale della biblioteca. Hanno spostato di peso il ragazzo in servizio in portineria che stava cercando di fermarli. In quel momento in biblioteca era in corso la presentazione del libro della Avallone, e un iniziativa per la giornate contro l’omofobia. Gli squadristi hanno prima provato a prendere l’ascensore ma erano in troppi e si è bloccato, e quindi hanno iniziato a salire le scale e, tra il primo e secondo piano, hanno aggredito uno studente che stava scendendo. Nel frattempo le bibliotecarie erano corse una al piano sopra, superando la squadraccia, e un’altra fuori dall’uscita di piazza Solferino a chiamare le forze dell’ordine che stavano presidiando. Le forze dell’ordine hanno fatto uscire il drappello e spero che abbiano almeno identificato gli aggressori. Dalla ricostruzione che ho potuto fare ho qualche dubbio che lo studente aggredito stesse davvero facendo delle foto considerando che la polizia ci aveva fatto rendere inaccessibili tutte le finestre che davano sul loro comizio.
Ultima nota. Sempre dal racconto che mi è stato fatto gli squadristi sono entrati in bct gridando: “questo è un covo di antifascisti”… Si attacca un luogo aperto e vivo, luogo della cultura, della partecipazione, del dialogo, presidio democratico della città. Certe azioni vanno condannate e non vanno più permesse”.
Il comunicato di Casapound – “Si è svolto ieri in Piazza Solferino, a Terni, con la presenza del vicepresidente di CasaPound Italia Simone Di Stefano, il comizio di presentazione della lista e del candidato sindaco di Cpi Piergiorgio Bonomi. Nel suo applaudito intervento, Di Stefano ha trattato argomenti come sovranità nazionale ed Unione Europea, sulla quale si è espresso così: “La nostra posizione è radicale, siamo per l’uscita dell’Italia dall’euro, siamo per una ridiscussione totale dell’Europa. Noi italiani abbiamo sempre assunto nei confronti della Ue una visione provinciale, ce ne siamo sempre infischiati; non ci è mai stato detto nulla in merito ai trattati da firmare, tanto meno è mai stata chiesta la nostra opinione su ciò che l’Europa ci imponeva. Da noi viene tutto ratificato senza fiatare, col benestare di quei partiti che adesso in campagna elettorale fanno gli euroscettici e criticano quelle stesse leggi che anche loro hanno votato”.
Intervento tutto incentrato sull’emergenza abitativa invece quello del candidato sindaco Bonomi, che ha spiegato anche come funzionerà la proposta di legge per le case popolari promossa da CasaPound: “E’ un progetto il nostro finalizzato ad apportare modifiche ed integrazioni agli articoli 29, 30 e 31 del regolamento regionale sull’edilizia sociale, come ad esempio la reintroduzione della distinzione tra cittadini italiani, cittadini europei ed extracomunitari, la residenza minima in Italia di 10 anni per poter richiedere l’ingresso in graduatoria, controlli annuali dei requisiti richiesti, e la ripartizione degli alloggi disponibili tra cittadini italiani e stranieri in base alla loro incidenza percentuale sul territorio di competenza. Tutte le modifiche apportate faranno sì oltretutto che la cittadinanza italiana sia una condizione che farà assegnare più punti in graduatoria, mentre per i cittadini con cittadinanza di altro stato tale bonus scatterà dopo 10 anni di residenza nel nostro paese”.
Unica nota negativa della giornata, la presenza nella piazza adiacente di un drappello di facinorosi che in spregio alla legislazione vigente che tutela la libertà d’espressione, in special modo sotto campagna elettorale, ha cercato in tutti i modi di impedire il comizio. Particolarmente grave la presenza fra di loro del candidato sindaco di rifondazione comunista Lorenzo Carletti e di esponenti della CGIL e della segreteria di SEL. Del tutto inventate, invece, le accuse di “pestaggio” in relazione all’allontanamento incruento di un provocatore della parte avversa, che nonostante il consueto vittimismo non ha potuto suffragare le accuse con alcuna conseguenza medico-sanitaria osservabile della presunta e di fatto mai avvenuta aggressione“.
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Questo pomeriggio era in programma il comizio elettorale di Casapound, ma l’evento politico è stato preceduto da un grave fatto di cronaca. Secondo quanto riferito da un testimone oculare un gruppo di circa 20 militanti del movimento legato agli ambienti estrema destra avrebbe fato irruzione nella biblioteca comunale e picchiato un ragazzo di circa 20 anni.
Ecco il racconto: “Dei ragazzi si stavano avvicinando al luogo del comizio che avrebbe dovuto tenere di lì a poco Piergiorgio Bonomi (candidato sindaco per Casapound ndr.), quando a un tratto si sono accorti di essere ripresi da un ragazzo affacciato alla finestra della Bct. Il gruppo ha fatto irruzione nella struttura, facendo scattare anche le sirene, dirigendosi al piano dove avevano avvistato il ragazzo. Hanno incrociato il giovane proprio sulle scale e lì è avvenuto l’incidente. È stata la stessa direttrice della Bct a dare l’allarme agli agenti di Polizia che si trovavano al secondo piano dell’edificio che hanno respinto fuori dalla Bct i militanti di Casapound”.
La notizia non trova conferme da fonti della Questura, ma è stata autorevolmente stigmatizzata dal sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo: “Intendo esprimere la più ferma condanna nei confronti del gesto compiuto oggi pomeriggio da alcuni militanti di Casapound, prima del comizio organizzato dal movimento. Alcuni di loro si sono introdotti negli spazi della biblioteca comunale, provocando il ferimento lieve di un giovane e causando momenti di forte tensione. Una condotta che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se non fossero prontamente intervenute le forze dell’ordine. La violazione di quello che è il simbolo della cultura cittadina, con intenti tutt’altro che civili e pacifici, la dice lunga sulla reale natura di Casapound e dei suoi militanti”.
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Le foto sono di Alessandro Marsili©