Riccardo Foglietta
Si è svolta questa mattina, presso il Comando dei Carabinieri di Terni, la conferenza stampa con cui sono state illustrate due operazioni portate a termine dai militari dell’Arma. Nella giornata di venerdì i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 50enne, assistente in una casa di cura, responsabile di stalking perpetrato ai danni della ex moglie. Già nel mese di giugno l’uomo, per fatti analoghi, era stato condannato a tre mesi di reclusione ed era stato quindi sottoposto al divieto di comunicare con la vittima e di avvicinarsi alla sua persona o ai luoghi da lei frequentati. L’opera di stalking è però proseguita nel corso del tempo in varie forme, principalmente tramite appostamenti ed atti vandalici perpetrati ai danni delle automobili di proprietà della donna e del suo attuale compagno, parcheggiate nella via sottostante la loro abitazione, e mediante sms e telefonate effettuate anche in orari di riposo, con le quali veniva paventata la possibilità che la vittima fosse seguita nell’arco dei suoi spostamenti e venivano espresse minacce ed ingiurie. In conseguenza di questi fatti la donna ha maturato uno stato di ansia costante che l’ha portata a modificare le proprie abitudini di vita, temendo sia per la sua incolumità che per quella dei propri cari. Sabato mattina, invece, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di un 40enne ternano pluricensurato e di una donna di trenta anni, originaria della Campania ma residente da tempo a Terni, anch’essa pluricensurata: i due arresti sono stati affettuati a conclusione di un’indagine iniziata ad ottobre 2010. Sono attualmente in corso delle indagini per verificare l’eventuale partecipazione di altri soggetti ai reati commessi. Utilizzando dei modi estremamente affabili e sfruttando l’avvenenza della donna gli arrestati proponevano all’incasso, presso attività commerciali come mobilifici, negozi di elettronica, di generi alimentari e gioiellerie, assegni in bianco che spesso erano provente di furto o smarrimento, agendo quasi sempre di venerdì proprio per sfruttare l’impossibilità di verificare la bontà del titolo di credito fino al lunedì successivo. I due sono stati individuati a seguito di numerose denunce di furto e smarrimento sporte da persone venute a contatto con i truffatori e di alcuni riconoscimenti fotografici; è stato calcolato che nell’arco dei quattro anni trascorsi dal 2008 al 2012 gli arrestati avrebbero commesso circa venti reati di questo tipo presso Terni, Narni, San Gemini, Montecastrilli, Perugia, Orte e Rieti.
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