Con una delibera approvata nella giornata di ieri, su proposta dell’assessore al bilancio Orlando Masselli, l’amministrazione comunale ha adottato con un atto d’indirizzo una serie di misure per cercare di alleggerire la pressione fiscale e per differire i termini dei pagamenti, per quanto di competenza.
“Si tratta – spiegano il sindaco Leonardo Latini e l’assessore Orlando Masselli – di misure particolarmente difficili, specie per un ente come il nostro per il quale nel 2018 è stato dichiarato il dissesto. Tuttavia l’obiettivo, già spiegato nei giorni scorsi, è di fornire un contributo per superare le criticità che l’emergenza sanitaria sta provocando ai cittadini di Terni, già duramente colpiti dal livello massimo di pressione fiscale, causata appunto dal dissesto dell’Ente”.
Le misure
In particolare si procederà con il rinvio dei pagamenti, compresi quelli degli avvisi bonari, dei piani di dilazione in atto e degli accertamenti con adesione, scadenti alla data dell’8 marzo 2020 e relativi a tutte le entrate tributarie e patrimoniali fino al 30 giugno 2020, in attesa che il Governo possa formulare nuove misure eccezionali per far fronte all’emergenza sanitaria.
Per l’IMU,al momento, i termini sono stabiliti per legge.
Nel caso della TARI, in relazione all’emergenza epidemiologica, ad alcune categorie di contribuenti è consentito di comunicare, entro la scadenza della prima rata, la volontà di eseguire il versamento in una delle scadenze successive (quindi alternativamente entro il 30 settembre o il 30 novembre), utilizzando la modulistica che verrà messa a disposizione, ovvero reperibile sulla homepage del sito istituzionale del Comune o di Asm.
Il rinvio alle scadenze successive per la TARI è consentito a queste categorie:
– Titolari di utenze non domestiche soggette alla chiusura totale o parziale per effetto delle misure dirette a contrastare l’emergenza sanitaria; anche contestualmente alla prima fattispecie,
– Titolari di utenze domestiche che abbiano quale unica fonte di reddito attività individuali o imprenditoriali soggette alla chiusura totale o parziale per effetto delle citate misure di contrasto dell’emergenza sanitaria.
Verranno, infine, applicate per le SOLE suddette utenze riduzioni tariffarie per la durata dei periodi di inattività entro la scadenza dell’ultima rata, in relazione al servizio pubblico reso.
In questi casi non saranno applicate sanzioni ed interessi moratori.
Sospese anche ingiunzioni
Con l’atto approvato viene inoltre confermata la disposizione di cui all’articolo 68 del D.L. n. 18 del 2020 relativa alla sospensione dei termini dei versamenti, scadenti nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, da ingiunzioni di cui al Regio Decreto n. 639/1910 e da accertamenti esecutivi di cui all’art. 1, comma 792, della Legge n. 160/2019.
Questi versamenti dovranno essere effettuati, in un’unica soluzione, entro il 30 giugno 2020, così come disposto dal Legislatore.
La Giunta comunale si è anche riservata la definizione, con atti successivi, di eventuali esoneri, ovvero riduzioni per talune tipologie di entrate in relazione alla durata del periodo di emergenza sanitaria, da adottare entro il 30 giugno 2020 sulla base di eventuali ulteriori decisioni che assumerà il Governo, incluse le rette e le tariffe per i Servizi Educativi Comunali e per il Servizio di Ristorazione scolastica, per le quali sono già peraltro previste riduzioni in modo proporzionale al numero di settimane di sospensione.