Il personale del Comando Stazione Forestale di Avigliano Umbro del Corpo forestale dello Stato, durante un servizio svolto al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di rifiuti ha rinvenuto , all’interno dell’insediamento produttivo di una ditta autorizzata al recupero di rifiuti non pericolosi, un ingente quantitativo di rifiuti che si presume siano invece classificabili come pericolosi, pertanto illecitamente gestiti dall’azienda stessa.
Trattasi di un quantitativo complessivamente stimato in oltre 20 quintali di barattoli di metallo che avevano contenuto vernici, solventi, diluenti ed altri prodotti tossici, stoccati all’interno di 27 fusti metallici debitamente sigillati con teli in plastica, contaminati da sostanze irritanti, infiammabili e particolarmente dannose per l’ambiente, i fusti erano pronti per essere smaltiti.
Tali materiali, provenienti da una industria di fuori regione che svolge attività di verniciatura , lucidatura e laccatura su articoli di legno, erano stati schiacciati e smaltiti come imballaggi di metallo privi di contaminazione. Successivamente sono stati conferiti presso l’azienda oggetto del controllo per essere lavorati ( triturati , cesoiati ecc. ) e mescolati con altri rifiuti metallici, il prodotto risultante avrebbe acquisito la denominazione di materia prima secondaria e sarebbe stato avviato alle fonderie di attività siderurgiche anche del nord Italia.
Considerata la presenza di sostanze pericolose, o quanto meno una contaminazione delle stesse negli imballaggi di metallo, si presume esista anche una situazione di rischio per la salute degli operatori interessati alle lavorazioni, specie nella fase di fusione dei suddetti imballaggi.
Il personale operante ha provveduto a porre sotto sequestro tutto il quantitativo di materiale rinvenuto, che verrà sottoposto ad analisi di laboratorio per la conferma se trattasi di rifiuti pericolosi e quindi illecitamente gestiti dalla stessa ditta, come anzidetto non autorizzata a tale attività .
Al momento sono tre le persone che sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria e, in base alla normativa vigente ( Testo unico ambientale D.Lgs. 152/06 ) rischiano la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600,00 euro a 26.000,00 euro.
Nella prima fase del sopralluogo oltre al personale del Corpo Forestale dello Stato, ha partecipato al controllo personale della Polizia di Stato Compartimento Polizia Ferroviaria di Terni, nell’ambito dei controlli congiunti che, su disposizione del Ministero dell’Interno, vengono effettuati al fine di contrastare il gravoso problema dei furti di rame lungo le linee ferroviarie.
Terni, smaltimento illegale rifiuti pericolosi
Gio, 31/10/2013 - 15:22