Quattro espulsioni nelle ultime 24 ore, quasi settanta dall’inizio dell’anno. Continua senza sosta l’attività di controllo del territorio della Polizia di Stato. Le verifiche hanno portato all’identificazione e alla successiva espulsione di due albanesi arrestati a febbraio nell’operazione Ghost. I due erano stati trovati al tavolo da gioco di un locale la notte del 13 febbraio dagli agenti della Squadra Mobile. Irregolari in Italia perché rientrati clandestinamente dopo essere stati espulsi a seguito di condanne, erano stati di nuovo arrestati e i loro avvocati, nell’udienza di convalida, avevano chiesto il rinvio del processo. Ieri mattina, il Giudice Federico Bona Galvagno, ha accettato il patteggiamento, condannando i due albanesi di 27 e 28 anni, che nel frattempo erano ai domiciliari a casa di parenti, a dieci mesi di reclusione, dando il Nulla Osta all’espulsione. L’Ufficio Immigrazione si è attivato immediatamente, trovando due posti disponibili al Centro di Identificazione ed Espulsione di Brindisi, dove i due sono stati accompagnati coattivamente in giornata per essere rimpatriati in Albania.
Espulso anche un cittadino marocchino sorpreso dalle telecamere in via Mazzini a notte fonda. L’uomo è stato visto da un operatore del 113 attraverso le telecamere del Comune poste in via Mazzini, mentre, alle 04:05 della scorsa notte, armeggiava davanti alla saracinesca di un negozio. Il poliziotto ha subito inviato una Volante che lo ha fermato ed identificato. Si tratta di un cittadino marocchino di 26 anni, con precedenti per stupefacenti. Il ragazzo non è stato trovato in possesso di arnesi atti allo scasso, ma nei suoi confronti è risultata una precedente espulsione dal Territorio Nazionale. E’ stato perciò denunciato per non aver ottemperato all’ordine e nuovamente espulso.
Espulsione anche per un cittadino venezuelano clandestino. L’uomo è stato sorpreso dal Poliziotto di Quartiere mentre gironzolava in Piazza della Rivoluzione Francese, nei pressi della stazione ferroviaria, e non essendo stato in grado di fornire alcun motivo in merito alla sua presenza in città, gli agenti hanno proceduto ad un controllo più approfondito sulla sua identità. Cittadino venezuelano di 49 anni, è risultato inottemperante ad una precedente espulsione, è stato perciò denunciato e nuovamente espulso.
E’ stato invece allontanato da Terni con un provvedimento di Divieto di Ritorno per tre anni, disposto dal Questore Belfiore, il cittadino slovacco, fermato dalla Polizia di Stato mentre vagabondava nel centro storico. Dai controlli in banca dati, il 36enne comunitario è risultato inottemperante ad altri provvedimenti analoghi, emessi sia da Terni che da altre città italiane, e con numerosi precedenti penali per lesioni personali, porto di oggetti atti ad offendere, oltre ad una condanna per violenza sessuale aggravata ed atti sessuali su minori per reati commessi a Siena.