Categorie: Cronaca Terni

Terni, si finge paraplegico, l’altro ubriaco / Allontanati dal territorio ternano

Camminava in mezzo al traffico di questa mattina, appoggiandosi a fatica alle stampelle, chiedendo l’elemosina agli automobilisti di passaggio in via Prati.

Una pattuglia della Polizia l’ha visto mentre faceva lo slalom tra le auto, mettendo a rischio sia la circolazione, che la propria incolumità, l’ha fermato e l’ha portato in questura per l’identificazione.

All’ingresso degli uffici, sotto lo sguardo sorpreso degli agenti, l’uomo è sceso senza difficoltà dalla volante, dimenticandosi le stampelle in auto, camminando normalmente.

Cittadino rumeno di 18 anni, in precarie condizioni igieniche, ha dichiarato di essere in Italia da sei mesi e di provenire da un campo nomadi di Roma. E’ stato espulso dal Territorio Nazionale per la cessazione delle condizioni che determinano il diritto al soggiorno.

Ancora prima, verso le 7:00, la Polizia è intervenuta in un bar di Corso Tacito, dove c’era uno straniero che, ubriaco, stava infastidendo i dipendenti. Gli agenti lo hanno subito riconosciuto come un cittadino marocchino di 35 anni, a Terni da anni, senza fissa dimora, senza un permesso di soggiorno, allontanato già quattro volte dal Territorio Nazionale – provvedimenti ai quali non ha mai ottemperato – e che non era mai stato possibile accompagnare in un Centro di Identificazione ed Espulsione per indisponibilità di posto.

Quando gli agenti lo hanno fermato, aveva in mano un cartone di vino e urlava frasi senza senso. Sono riusciti a portarlo in questura, ma appena entrato negli uffici, si è spogliato, si è scagliato contro gli agenti e ha preso a calci il montante di una porta, scardinandolo e danneggiando la muratura.

Oltre alla violazione dell’Ordine del Questore a lasciare l’Italia, gli agenti lo hanno denunciato anche per danneggiamento e segnalato per ubriachezza, avviando nel frattempo la procedura per l’accompagnamento in un Centro di Identificazione ed Espulsione disponibile ad accoglierlo, in attesa del rimpatrio.