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Terni, senatore Rossi del Pd querela Crescimbeni “Faccia pure, così tutti potranno leggere le carte” / Interviene anche Di Girolamo

Aggiornamento h 21,20 – Non si è fatta attendere la replica di Crescimbeni che ‘ha accettato la sfida’ di Rossi: “Leggo che il senatore Rossi, a seguito delle mie 5 domande, mi vuol querelare. Benissimo! Abbia il coraggio di proporre la querela con facoltà di prova, così, finalmente, tutti i ternani, mio tramite, potranno leggere le carte”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Leopoldo Di Girolamo con una nota: “Pensavamo a una campagna elettorale incentrata sul confronto di idee e programmi, invece ci troviamo di fronte a una bieca escalation in cui le ondate di fango sostituiscono le proposte. Tutto ciò, conoscendo le radici fasciste del nostro avversario, non ci stupisce. Noi però non siamo disponibili a scendere su questo piano e preferiamo lasciare il candidato della destra da solo con i suoi sproloqui. Intendiamo pertanto annullare tutti i confronti e gli incontri pubblici previsti, inutili in un contesto in cui le offese prendono il posto dei contenuti.

Durante tutta la campagna elettorale, non abbiamo avuto la fortuna di ascoltare una sola proposta da Paolo Crescimbeni. Solo parole vuote e, di recente, prese di posizione che evidenziano disinformazione e arroganza.

 In merito a quanto riportato dallo stesso nel comunicato, ci tengo comunque a chiarire due aspetti:

– il sottoscritto non ha mai dichiarato di “non essere in grado di fare il sindaco di Terni”. Le affermazioni del candidato della destra sono palesemente false. Tanto che, dopo un quinquennio difficile in cui siamo riusciti a garantire la tenuta della città, ho deciso di ricandidarmi, ottenendo al primo turno 27 punti percentuali in più rispetto a Crescimbeni.

– Per quanto riguarda la gestione del Caos, il candidato della destra – da avvocato – dovrebbe sapere che c’è stata una gara di appalto vinta e un contratto in essere, sul quale il Comune di Terni ha agito con riduzioni maggiori rispetto a quelle previste dalle recenti leggi nazionali. Nell’aprile del 2014 abbiamo ritenuto opportuno lasciare alla futura amministrazione la scelta di indire una nuova gara, anche se ciò sarebbe rientrato nei poteri dell’amministrazione da me guidata. La nostra è stata una scelta corretta e trasparente. L’esatto opposto di quanto compiuto dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, politicamente affine a Paolo Crescimbeni, che quindici giorni prima del voto ha proceduto alla nomina del nuovo cda di Acea”.

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Dopo l’attacco alla sede di Fdi di questa notte, continua l’acceso dibattito politico tra destra e sinistra. Questa volta i protagonisti sono il senatore del Pd, Gianluca Rossi e l’avvocato Crescimbeni. Nello specifico, Rossi fa riferimento a una nota di Crescimbeni, che accusa duramente il senatore, leggiamola:

“GIANLUCA ROSSI LEGGA PRIMA DI PARLARE E RISPONDA ALLE MIE DOMANDE
Il Senatore Rossi dichiara, falsamente e strumentalmente, che io non avrei risposto alla richiesta di “Terni Oggi” sull’appartenenza o meno alla Massoneria. E’ un falso!
Lo stesso “Terni Oggi” ha dichiarato che io sono stato l’unico candidato che ha risposto e in senso negativo. E ciò avveniva in data 22 maggio.
Pensi, piuttosto, il Senatore a quanti appartenenti alle logge da decenni sostengono il suo Di Girolamo! E’ comunque un fatto di libertà che io rispetto e non intendo strumentalizzare.
Allora poichè io alla domanda ho, a suo tempo, esaurientemente risposto e solo gli ignoranti (nel senso che ignorano) non lo sanno, ora le domande al Sen. Rossi le faccio io:
• Le sembra ragionevole sostenere un Di Girolamo che, al primo mandato, pubblicamente ha detto di non essere in grado di fare il Sindaco di Terni?
• Le è consentito prima ridicolizzare Matteo Renzi, come Lei ha fatto, definendolo un “Fonzie” ed oggi, per garantirsi la poltrona al Senato, nascondersi a testa bassa nella scia del “rottamatore” del PD?
• La Sig.ra Sonia Berrettini, sua moglie, assessore alla cultura con Raffaelli, prima come assessore gestisce le gare CAOS, vinte dai suoi amici, lascia l’incarico assessorile e diviene consulente della stessa CAOS. Come definiamo questo?
• Quanto alla multisala di Via Bramante, socia Sonia Berrettini & Consorti di altri dirigenti comunali, possiamo fare chiarezza sulla destinazione urbanistica dell’area, sul prezzo pagato, sulla realizzazione antistante di una rotonda ed altro?
• Come mai senatore il suo Di Girolamo, malgrado vari atti di indirizzo del Consiglio, ha sempre salvaguardato al meglio gli interessi di CAOS, condotto dalla sua Signora, tagliando invece in modo inverecondo sui servizi sociali ed altre iniziative culturali?
tutte coincidenze? Stia tranquillo se non la farete voi saremo noi a fare chiarezza.
I muri di omertà stanno cadendo”.

Gianluca Rossi, senza tanti giri di parola ‘invita’ Crescimbeni in tribunale: “Le domande che l’avvocato Paolo Crescimbeni mi pone non resteranno senza risposta: ne discuteremo approfonditamente in tribunale, in ragione della querela che presenterò. Perché alla cittadinanza , ribadisco, serve chiarezza da parte delle figure pubbliche. Io continuo a non avere nulla da nascondere”