La Prefettura di Terni ha reso noto il rapporto predisposto dall’Osservatorio provinciale sull’economia, costituito presso palazzo Bazzani, con lo scopo di fornire alle amministrazioni locali un agile strumento informativo sull’andamento dell’economia provinciale. I dati e gli indicatori sono stati elaborati attraverso un utilizzo integrato delle informazioni messe a disposizione da Amministrazioni e Enti operanti sul territorio, mentre Banca d’Italia, Nucleo per la ricerca economica della filiale di Perugia, ha provveduto a fornire dati e il supporto metodologico
Nel primo semestre 2019 l’andamento dell’attività economica nella provincia di Terni ha mostrato segnali di crescita in quasi tutti gli aspetti analizzati. Il numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali è aumentato, soprat-tutto nel settore dei servizi, mentre sono ancora in calo le unità produttive della manifattura.
Prosegue l’andamento positivo sia delle importazioni che delle esportazioni. Le vendite sui mercati extra-nazionali sono più consistenti nei comparti dei prodotti chimici e delle materie plastiche, settori strategici dell’industria provinciale.
Secondo i risultati dell’indagine Istat, a giugno 2019 lo stock dell’offerta di lavoro mostra moderati segnali di espansione su base annua con un aumento tanto degli occupati quanto delle persone in cerca di lavoro, mentre i dati di flusso indicano una flessione degli avviamenti attivati presso i Centri per l’impiego nel primo semestre.
Il ricorso alla cassa integrazione guadagni registra una diminuzione delle ore autoriz-zate ordinarie mentre sono in aumento gli interventi autorizzativi di tipo straordinario.
Con riferimento al credito, diminuisce l’ammontare dei finanziamenti a favore delle imprese ma migliora la qualità del credito. Il numero dei protesti si riduce sia come consistenza che come valore. Indicazioni positive provengono, infine, dal settore turistico, caratterizzato da una ripresa degli arrivi e delle presenze, più marcata tra i clienti italiani.
Il confronto con il dato regionale e nazionale – Il numero delle imprese attive nella provincia di Terni registra una crescita in controtendenza rispetto alla riduzione che si verifica nel complesso della regione e del Paese; lo stesso andamento si riscontra esaminando il saldo tra iscrizioni e cancellazioni nei registri camerali intercorso nel primo semestre. Il numero dei fallimenti per 1.000 imprese attive è inferiore a quello regionale e di poco più elevato rispetto a quello nazionale. Sempre nel primo semestre 2019, a Terni le esportazioni segnano un incremento più consistente rispetto a quello registrato nella regione e nel resto del Paese. Il saldo commerciale, rispetto al totale degli scambi, risulta meno favorevole rispetto a quello umbro ma di poco superiore a quello italiano. Gli occupati aumentano più che nella regione o nel Paese. La provincia registra un tasso di occupazione superiore a quello nazionale ma inferiore a quello umbro. Il tasso di disoccupazione è superiore a quello sia regionale che nazionale. Le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni aumentano in modo meno accentuato rispetto all’andamento regionale e nazionale. La variazione dei prestiti bancari risulta meno negativa rispetto a quel-la regionale, mentre nel complesso del Paese l’andamento è di segno opposto. Il tasso di deterioramento del credito bancario è in linea con il dato umbro e di poco superiore a quello italiano.