Cronaca

Terni, scontro assessore Alessandrini-PD | ‘Lavata di capo’ ai dirigenti dell’ufficio scuola

La mancata presenza dell’assessore con delega alla Scuola alla conferenza provinciale per il piano triennale di programmazione della rete scolastica dello scorso 4 ottobre, è diventato un caso politico. Dopo la dura presa di posizione dei consiglieri del Pd, Valeria Alessandrini, già venerdì scorso aveva fatto sapere che la sua mancanza era stata causata dalla mancata comunicazione della dirigente dei suoi uffici dell’impegno in calendario; circostanta confermata dagli uffici competenti, che si sono assunti la responsabilità dell’errore e hanno ‘scagionato’ l’assessore.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della provincia Giampiero Lattanzi che, evidentemente, si è sentito chiamato in causa dalle accuse di ‘strumentalizzazione’ dell’assessore che, in realtà, aveva indirizzato il suo sfogo contro i consiglieri del Pd Orfini, Filipponi, De Angelis che non si sono lasciati sfuggire l’occasione per sottolineare la mancanza dell’assessore.

Lo aveva annunciato venerdì scorso che nella giornata di oggi avrebbe avuto ‘un confronto’ con i propri collaboratori e Valeria Alessandrini deve essersi fatta sentire a dovere da chi avrebbe dovuto gestire in modo più attento il calendario istituzionale.

Sicuramente, dopo la lavata di testa dell’assessore, in futuro sarà più accorto, visto anche ‘l’ultimatu,’ dell’assessore agli uffici tecnici.

“Lo avevo preannunciato nella nota di venerdì e stamattina ho puntualmente verificato cosa sia effettivamente successo per quel che riguarda l’incresciosa vicenda della mancata presenza mia e dei tecnici comunali alla conferenza provinciale di ambito territoriale per il piano triennale per la programmazione della rete scolastica e sull’ampliamento dell’offerta formativa. Vicenda che ha trovato una straordinaria attenzione su alcuni media locali a seguito dell’intervento politico a gamba tesa dei consiglieri comunali del Partito Democratico. Un intervento scorretto e fuori luogo, fatto – come è spesso capitato in queste settimane – per creare polemica, seminare zizzania e sfiducia nella nuova amministrazione e non per risolvere i problemi” – sottolinea l’assessore.

Di chi è la colpa – “La dirigente dei servizi educativi – continua l’assessore –  mi ha relazionato in maniera dettagliata e anche in forma scritta attraverso una nota (in allegato) nella quale si assume le responsabilità del mancato inserimento nello scadenzario della Direzione dell’invito pervenuto dalla Provincia lo scorso 29 agosto per la riunione del 4 ottobre. Dunque è accertato che personalmente non ero stata messa a conoscenza da alcuno di questa riunione alla quale è ovvio che se lo avessi saputo avrei preso parte come è mio dovere in rappresentanza dell’amministrazione”. 

“In più la dirigente scrive che “contrariamente a quanto affermato nella nota del Pd è inimmaginabile che l’assenza ad un singolo momento di confronto possa negare o inficiare il ruolo dell’ufficio e dell’ente su tali temi essendo i processi decisionali e di partecipazione ben più  articolati e complessi”.

” Infine come confermato dalla stessa dirigente nella prassi c’è sempre stata la buona abitudine che qualora si verifichi un’assenza non comunicata preliminarmente da parte di un soggetto istituzionale, anche in corso di riunione si procede a una telefonata di sollecito.  Cosa che in questo caso e solo in questo caso non è avvenuto”.

Strumentalizzazioni? “Mi meraviglia leggere stamattina le dichiarazioni del presidente della provincia Lattanzi che evidentemente si sente tirato in ballo. Gli faccio comunque presente per ulteriore chiarezza che la strumentalizzazione politica che ho denunciato è quella del comunicato del gruppo consilare del Pd a Palazzo Spada, del quale fanno parte i consiglieri De Angelis, Orsini e Filipponi”.
“Questa vicenda, senza quel comunicato politico, si sarebbe risolta con poche telefonate e certo con una ancor maggiore attenzione da parte mia nella riorganizzazione del mio assessorato che peraltro è già in atto, per limitare il più possibile i disguidi e gli errori, perché il mio primo obiettivo è quello di lavorare per il bene dei servizi scolastici e non certo perdere tempo dietro a polemiche artatamente create da chi non si rassegna al giudizio ricevuto dalla città”.

Si chiede chiarezza “Chiarita la vicenda in tutti i particolari e ribadita la massima disponibilità di questo assessorato e della nostra direzione a collaborare fattivamente con le istituzioni scolastiche, aggiungo che non sono comunque disposta a tollerare oltre e in alcun modo eventuali conseguenze improprie derivanti dalla sovrapposizione di ruoli e d’incarichi tra politica e amministrazione. Se le persone che ricoprono contemporaneamente incarichi amministrativi e politici non riescono a operare nella quotidianità distinguendo i diversi piani nell’esercizio delle loro funzioni, chiedo che ne traggano le dovute conseguenze rinunciando a uno di questi ruoli, per fare chiarezza nei confronti dei cittadini”.