Sono cominciate ieri mattina presto le operazioni interforze di controllo del territorio e sono andate aventi fino alle prime ore del pomeriggio.
Polizia di Stato, Carabinieri (inclusi i NAS di Perugia e il nucleo presso l’Ispettorato del Lavoro), Guardia di Finanza e Polizia Municipale sono scese in campo per contrastare non solo il fenomeno dell’immigrazione clandestina, ma anche il lavoro sommerso, l’evasione fiscale, le violazioni alle norme amministrative negli esercizi commerciali e le violazioni delle norme igienico-sanitarie.
Nel mirino della task-force cinque esercizi commerciali di vendita di prodotti orto-frutticoli controllati, gestiti in prevalenza da cittadini extracomunitari, ma anche da italiani. Le verifiche hanno permesso di accertare quattro violazioni: due per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie e di tutela del consumatore (mancata esposizione della provenienza dei prodotti), e due per l’occupazione di suolo pubblico.
Oltre ai negozi, sono stati controllati anche i veicoli adibiti al trasporto delle merci e, in due casi, sono state elevate sanzioni al Codice della Strada.
I NAS hanno elevato sanzioni per oltre 5.000 euro e la Guardia di Finanza ha riscontrato alcune violazioni in ambito fiscale, mentre l’Ispettorato del Lavoro ha accertato la posizione contributiva dei dipendenti.
I controlli di ieri, effettuati su indicazione del Prefetto di Terni Angela Pagliuca e preceduti da un Tavolo Tecnico in questura, fanno seguito a controlli effettuati durante l’anno dalle singole Forze dell’Ordine.
Soddisfazione per l’operato della task-force è stata espressa dal Consigliere Regionale della Lega Nord Emanuele Fiorini: “E’ da circa un anno – spiega- che abbiamo posto in evidenza la questione relativa ai frutta e verdura a 99 centesimi nel territorio ternano. Leggiamo, finalmente, di un intervento su vasta scala nella città di Terni di Polizia, Carabinieri, Nas, Finanza e Municipale che hanno riscontrato numerose violazioni ed emesso delle sanzioni. Oltre a ringraziare le forze di polizia e i corpi che hanno partecipato all’operazione, a tutela di quelle attività che svolgono con onestà il proprio lavoro”, auspichiamo un prosieguo dell’attività di controllo, chiedendo di verificare, allo stesso tempo, se dietro a questi esercizi si nascondano altre tipologie di affari”.
“Ci aspettiamo – conclude il consigliere – delle scuse da parte di chi ci ha attaccato quando abbiamo denunciato il fatto ed ha fatto finta di non vedere quello che agli occhi di tutti era palese”.