Nessuna partita da giocare ed invece di allenarsi i giocatori di rugby di Terni e di Rieti si sono ritrovati ieri ad Amatrice per spalare la neve e dare un contributo utile alla cittadina martoriata prima dal terremoto e poi dal maltempo.
Hanno dato il loro “piccolo contributo”, che poi tanto piccolo non è stato. “Draghi” e “Arieti” si sono presentati in trenta ad Amatrice per dare una mano a spalare l’enorme quantità di neve che ha bloccato strade, passaggi pedonali, edifici scolastici e aziende agricole. Da Terni sono partiti Marco Frittella, Marco Diamanti, Leonardo Giovenali e Jacopo Canulli, con una “sufficiente” quantità di vin brulè preparata ad hoc per riscaldare i muscoli e lo spirito in vista della lunga e fredda giornata.
Agli ordini di coach Turetta, che per una volta non ha impartito gli schemi sul campo di gioco ma si è messo a spalare come tutti gli altri, i ragazzi di Terni e di Rieti hanno prima liberato il perimetro e i percorsi pedonali intorno all’edificio scolastico costruito dalla Regione Trentino. Operazione chiusa in un’ora e mezza. Ma il primo “match” non è bastato a saziare la voglia di servizio e allora i rugbisti sono stati mandati in una frazione vicino Amatrice dove per oltre due ore hanno liberato la neve dalle tensostrutture di un’azienda agricola locale, che peraltro metteva l’edificio a rischio di crollo.
Un’esperienza forte, raccontata dal mediano di mischia Marco Frittella: “Abbiamo anche tirato fuori le carcasse di diversi capretti e agnellini che erano morti di freddo e di stenti. Una scena particolarmente straziante”.
Infine l’incontro con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi che ha salutato la franchigia e ha ringraziato il lavoro svolto, ricevendo in cambio dai ragazzi un cappellino di lana con i colori del Rieti.