“Casa Bancomat”, questo il nome dell’operazione portata avanti dagli inquirenti che, nella notte, ha portato all’arresto degli ultimi membri di una banda composta da 15 cittadini albanesi, tutti clandestini tranne uno, specializzati nel furto, nel traffico di droga e prostituzione. I “giovani” criminali, fra i 21 e i 45 anni, avevano residenze tra Ostia e Roma. Solo a Narni hanno commesso 33 furti dove, in 13 casi, hanno portato via anche le auto dei proprietari delle case svaligiate.
Le indagini. Seguendo le tracce di un auto rubata a Narni, gli inquirenti sono risaliti al ricettatore, 24enne pregiudicato, arrestandolo a Roma dopo il suo tentativo di fuggire speronando un auto della Polizia. Da li si è risaliti ad altri due membri della banda, che, seguiti dalla squadra Mobile ternana, ha portato al sequestro di circa 130 Kg di marijuana sull’A1, all’altezza di Frosinone. Nella circostanza sono stati arrestati i due albanesi più un terzo complice connazionale.
Nella notte tra l’1 e il 2 settembre-è scattata l’operazione “Casa Bancomat”. Gli altri membri della banda vengono arrestati dagli inquirenti, e le perquisizioni nelle loro case portano al sequestro di altri 33 kg di marijuana. Solo nella casa di uno dei malviventi vengono requisiti oltre 5mila euro in contanti, più refurtiva di vario genere. Attraverso le indagini si sono potuti accertare 62 furti: 33 a Narni, 19 ad Anzio, 9 a Ardea e 1 a Roma. Si ritiene però che quelli effettivi consumati dalla banda, solo sul litorale romano, siano oltre 100.
Le modalità di furto. I ladri entravano nelle case di notte, a piedi scalzi, dopo aver applicato un foro nelle persiane. Senza far rumore portavano via tutto quello che riuscivano ad arraffare: gioielli, computer, soldi e tessere Bancomat, che utilizzavano subito dopo grazie al codice Pin spesso all’interno del portafoglio.
Come spiegato dal Gip del Tribunale di Terni, Maurizio Santoloci, i cittadini albanesi erano dei veri e propri “fantasmi sociali”, dato che non avevano permesso di soggiorno, cambiavano cellulari ogni settimana per non farsi rintracciare, non possedevano utenze di energia elettrica e vivevano solo di crimini quali furti, droga e sfruttamento di prostituzione. Prostitute che utilizzavano tra l’altro, spesso, per mandare i soldi ottenuti dalle varie malefatte in Albania alle proprie famiglie.
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È ancora in corso una vasta operazione di Polizia che, tra Roma e Terni, ha portato al sequestro di 163 Kg. di droga. In tutto sono stati 15 gli arresti, tutte le persone coinvolte sono di nazionalità albanese e clandestini.
A casa di uno dei trafficanti, ad Ostia, sono stati trovati 33 Kg. Di marijuana. I dettagli dell’operazione verranno resi noti durante una conferenza stampa che si svolgerà in mattinata presso la Questura di Terni.
Ha collaborato Luca Biribanti