Terni

Terni, 3mila tonnellate di compost derivante da rifiuti sequestrate dal Noe

Forze dell’ordine in campo per controllare le aziende che si occupano di trattamento di rifiuti dopo il rogo alla Biondi recuperi di Ponte San Giovanni e prima quello alla cartiera di Trevi. Ed è così che un’azienda della provincia di Terni è finita al centro di un maxi sequestro ed il titolare denunciato.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Perugia, unitamente a personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente dell’Umbria, infatti a conclusione di un controllo eseguito presso una società situata in provincia di Terni autorizzata all’attività di recupero di rifiuti non pericolosi, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni il legale rappresentante della società, ritenuto responsabile del reato di violazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale”.

L’attività del Noe sull’impianto di compostaggio dei rifiuti

In particolare, i militari dell’Arma, a conclusione di una prolungata attività ispettiva eseguita all’interno dell’insediamento produttivo tesa a verificare le modalità di gestione dell’impianto di compostaggio dei rifiuti biodegradabili provenienti dalla raccolta differenziata, hanno proceduto al sequestro di un’area di oltre 3.500 mq, non ricompresa tra quelle comprese autorizzate, sulla quale era stato depositato un quantitativo di circa 3000 tonnellate di compost, in attesa di vagliatura finale, prodotto nell’ultimo biennio.

I reati contestati

In relazione a tali fatti, sono state contestazione le violazioni penali dall’art.29-quattuordecis del T.U.A. (testo unico ambientale), relativamente all’utilizzo di un’area non ricompresa nel perimetro autorizzato per il trattamento dei rifiuti con conseguente modifica sostanziale non autorizzata.