Acqua e Rifiuti

Terni, rifiuti e inceneritore Acea | Latini e Salvati “Siamo contrari all’incenerimento”

“L’Amministrazione comunale di Terni in maniera chiara e netta, ribadisce la propria posizione contraria rispetto al recupero energetico tramite incenerimento del rifiuto”.
Lo sostengono il sindaco Leonardo Latini e l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati in una nota di stamattina a seguito dell’avviso pubblico di Acea di modifica degli elaborati del progetto per l’estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico nel termovalorizzatore di Acea Ambiente di Maratta Bassa.

“Gli inceneritori utilizzati solo al fine di ricavare profitto economico per i proprietari, con un rilevante impatto ambientale, non sono più compatibili con le esigenze del nostro Comune e con la salute dei nostri cittadini”. 

“Per questo chiediamo ad Acea – precisano Latini e Salvati – di valutare la possibilità di ritirare l’istanza di Valutazione d’Impatto Ambientale relativa alla modifica dei codici CER dei rifiuti gestiti attraverso la quale il termovalorizzatore di Maratta potrebbe, alla fine dell’iter autorizzatorio, mandare ad incenerimento rifiuti speciali per un totale di 30mila tonnellate annue derivanti dal trattamento meccanico dei rifiuti stessi, principalmente costituiti da scarti provenienti dalla raccolta differenziata, come riportato stamattina nell’avviso fatto pubblicare da Acea su alcuni quotidiani”.

“In caso contrario rappresenteremo la nostra posizione contraria nella procedura demandata per legge alla Regione Umbria, perché comunque dovrà essere chiaro che nessuna decisione sull’ambiente e sulla salute dei ternani dovrà e potrà essere presa contro il volere dei cittadini”. 

Le Politiche sui rifiuti – “Per quel che riguarda la gestione dei rifiuti, vogliamo essere altrettanto chiari: il nostro programma è il seguente in ordine di priorità: riduzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero. Lo scenario dunque non può che essere quello di una raccolta differenziata spinta nei numeri, ma anche nella qualità con l’applicazione di una tariffazione puntuale basata sul presupposto che una parte della tariffa viene calcolata sul principio che ogni cittadino paga in base a quanti rifiuti produce. Questa tariffazione incentiva i comportamenti virtuosi e rappresenta un fattore determinante nella riduzione della quantità dei rifiuti prodotti. La tariffa puntuale in aggiunta ad una incentivazione alla pratica del compostaggio domestico, alla pratica del vuoto a rendere e, viceversa, ad una penalizzazione di tutte le forme di “usa e getta”, rappresentano strumenti fondamentali per perseguire gli obiettivi che c’interessano e che peraltro sono quelli richiesti anche dalla UE. Dove c’è stata la volontà politica di percorrere questa strada i risultati non sono mancati, anche in città più grandi della nostra. Con la piena attuazione di questo tipo di gestione dei rifiuti, il quantitativo di materiali che necessita di un trattamento finale può essere ridotto in maniera drastica e gli impianti di incenerimento diventano prima marginali, poi inutili nella chiusura del ciclo”.

“L’amministrazione comunale si farà dunque portavoce in tutti i tavoli Istituzionali del concetto base secondo il quale l’obiettivo principale di qualsiasi politica in materia deve essere quello di ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente”.