La seconda commissione, nei giorni scorsi, ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo per l’abolizione della tampon tax nelle farmacie ternane, ad iniziare da quelle comunali.
Il documento, presentato dai consiglieri Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis (Pd), si fonda sul principio dell’equità di genere, partendo dal presupposto che non è possibile equiparare gli assorbenti intimi, che le donne acquistano per necessità e non certo per scelta, a beni ordinari o addirittura di lusso, con i quali condividono appunto l’applicazione dell’aliquota al 10%.
Anche in ragione dell’attuale aggravio della situazione economica globale e locale, conseguenza della crisi pandemica affrontata, c’è la necessità di abolire o almeno ridurre la tampon tax, in linea con quanto sta accadendo in molti paesi d’Europa e del mondo, nonché in diversi comuni italiani.
L’atto di indirizzo impegna pertanto l’amministrazione comunale ad attivarsi in tal senso sottoscrivendo, tramite FarmaciaTerni, un protocollo con l’Anci Umbria, l’Assofarm Umbria e Federfarma Umbria, al fine di abolire la tassazione IVA del 10% (o in alternativa a ridurla al 5%), sull’acquisto degli assorbenti e dei mooncup in vendita presso le farmacie ternane, predisponendo un minor margine di guadagno su questi prodotti a favore di un risparmio delle utenti, per permettere loro di poter acquistare questo bene primario ad un prezzo più congruo e più equo.
Nell’atto si chiede inoltre di impegnare le farmacie comunali ad abolire, o ridurre al 5%, fin da subito la tampon tax, coprendo la differenza e di valutare, tramite FarmaciaTerni, la possibilità di estendere tale iniziativa anche ai prodotti sull’incontinenza femminile.