Categorie: Economia & Lavoro Terni

Terni riconosciuta area di crisi complessa

Dopo l’acceso dibattito dei mesi scorsi sulla possibilità di riconoscere per Terni la situazione di “area di crisi complessa”, nel consiglio comunale di ieri è stato approvato l’atto. Esultano Pd e M5S per il risultato ottenuto.

“Il 2014 si chiude con una vittoria storica non solo per il M5S ma per tutta la città. Nella seduta del 22 Dicembre 2014 il Consiglio comunale queste le parole di Thomas De Luca, capogruppo M5S ha approvato un atto elaborato e sottoscritto dalla maggioranza dei gruppi consiliari che ribadisce l’approvazione della richiesta dell’istituzione di “area di crisi industriale complessa” in sede comunale ed entra nel merito della visione politica delineando gli assi politici su cui andranno sviluppati i progetti.
L’apporto del M5S si è rivolto verso la chimica ternana e lo sviluppo di nuove piccole e medie imprese: sviluppare la produzione di biopolimeri e bioplastiche promuovendo la realizzazione di una bioraffineria all’interno del polo chimico al fine di dar vita ad un indotto integrato della chimica verde; sostenere, conferendo un ruolo strategico alla municipalizzata ASM, una piattaforma della Zero Waste Industry nell’area polymer favorendo la nascita di imprese impegnate nella verticalizzazione di prodotti creati dalle materie prime seconde provenienti dalla differenziata; start up di nuove imprese dell’artigianato 3.0, impegnate nello sviluppo di progetti open source attraverso sistemi di produzione o prototipazione basati su stampanti, scanner e frese 3D ad utilizzo industriale o artigianale. Questo impegnando il Sindaco “a restituire un ruolo centrale alla ricerca nel nostro territorio, in particolar modo il polo di ricerca di ingegneria dei materiali nell’ottica di una progressiva autonomia operativa da Perugia” e nella riprogettazione di un nuovo ruolo di istituto pubblico di ricerca valorizzando anche le professionalità di ISRIM.
Non solo industria del riciclo ma anche Rifiuti Zero applicata ai processi industriali per la creazione di una filiera del riciclo delle scorie dell’acciaieria, il completamento della bonifica dei siti contaminati verso un percorso di reindustrializzazione e riconversione delle aree industriali dismesse. Insomma una svolta verso la compatibilità ambientali delle produzioni che raggiunge il suo culmine con “un approfondito piano di monitoraggio al fine di elaborare una strategia a breve e lungo termine per il massimo abbattimento dell’impatto delle produzioni sull’ambiente e sulla salute pubblica”.
Questo è il primo passo per una nuova fase costituente per intraprendere, con la massima condivisione possibile, tutte quelle azioni necessarie alla rinascita dela nostra economia e far ritornare il nostro territorio un avanguardia per il Paese. Nei prossimi mesi infatti, come da impegno contenuto nell’atto stesso, saranno convocati gli “Stati generali dell’industria e delle piccole e medie imprese, assemblea aperta alla cittadinanza coinvolgendo associazioni datoriali, sindacati, scuole e Università al fine di dar vita ad un nuovo momento costituente dell’economia ternana.
Infine si è approvato un secondo atto volto allo sviluppo di un protocollo d’intesa per incentivare le aziende attraverso i contributi della regione ad assumere prioritativamente gli operai del polo chimico, come quelli Basell ed Ex Meraklon, che hanno perso il posto di lavoro. Una risposta concreta per lavoratori altamente specializzati con anni di esperienza alle spalle.
Insomma la dimostrazione che quando c’è da cambiare rotta, se si lavora seriamente, il M5S non si tira indietro. E si vede.

“La seduta del Consiglio Comunale del 22 dicembre, grazie al voto favorevole all’atto inerente l’area di crisi industriale complessa, segna un’importante tappa per l’amministrazione e per la nostra città.
Il Partito Democratico di Terni sostiene da tempo l’esigenza – dice una nota della segreteria del Pd – di avviare le procedure amministrative per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa per il nostro territorio, e con l’atto di indirizzo approvato in Consiglio, si conferma l’impegno assunto anche recentemente dalla Regione.
I dati sulla cassa integrazione, la mobilità, sull’aumento degli iscritti al Centro per l’impiego e il numero delle imprese che hanno cessato l’attività non può non essere spunto di riflessione e soprattutto di azione.
La crisi dei settori fondanti dell’economia del nostro territorio, dalla siderurgia, alla chimica, all’edilizia, al commercio, dimostra come la posizione del Partito Democratico sia supportata da fatti oggettivi che impegnano tutte le parti sociali ad un lavoro gravoso ma necessario per creare occupazione, ricollocare i tanti lavoratori licenziati, dare nuovo impulso alle imprese.
Lo strumento dell’area di crisi complessa richiede un grande sforzo nella concertazione e nella elaborazione di progetti e per questo, a nostro avviso, è stato importante da parte del Consiglio Comunale porre in prima linea gli obiettivi da raggiungere: dalla costruzione di una prospettiva di lungo periodo per AST al rilancio dell’area ex Basell anche attraverso nuove iniziative della chimica sostenibile; dalla ricerca, l’innovazione ed il sostegno ad un piano rivolto a favorire investimenti e start up fino alla centralità delle infrastrutture e del tema della riconversione ambientale.
Esprimiamo, dunque, soddisfazione per il lavoro svolto dal Consiglio Comunale dove il tema stringente del lavoro deve essere posto costantemente al centro del dibattito e delle finalità da perseguire”.