Dopo le polemiche in consiglio comunale per le modifiche allo statuto di Terni Reti che prevedono la possibilità di un Cda fino a 5 membri, il Comune nomina invece un amministratore unico.
Terni Reti, Cda fino a 5 membri | Opposizioni insorgono “Poltronificio”
Il sindaco Leonardo Latini ha firmato infatti ieri il nuovo avviso per la nomina dell’amministratore unico di Terni Reti Srl, società partecipata dal Comune di Terni al 100%. Questo atto supera e annulla quello precedente e si è reso necessario in quanto è stato deliberato il nuovo statuto con la modifica dell’oggetto sociale di Terni Reti.
“Era previsto un amministratore unico e resta un amministratore unico, così come annunciato nei giorni scorsi, al di là di alcune polemiche strumentali che, evidentemente, sono superate dai nostri fatti e dai nostri atti. Quindi nessuno e tanto meno il sottoscritto ha pensato a poltrone da occupare. Come è noto, il nuovo statuto prevede semplicemente che, nel caso in cui ce ne fosse necessità, a fronte di nuovi e ulteriori compiti che potranno essere assegnati in futuro a Terni Reti “l’assemblea della società, con delibera motivata con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi, può disporre che la società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da tre o cinque membri”, così come è ora testualmente previsto dalla Legge Madia”.
Contestualmente sono stati anche riaperti i termini relativi all’avviso per il collegio dei revisori dei conti di Terni Reti. In questo caso la decisione è dovuta al numero insufficiente di candidature fin qui ricevute anche rispetto alle indicazioni dello statuto e alle esigenze di rispettare la parità di genere.