Luca Biribanti
Sono iniziate questa mattina alle 5.00 le manovre per issare il nuovo pennone della fontana di Piazza Tacito di Terni, dopo l'incidente del 15 dicembre 2011 durante l'installazione delle luminarie natalizie che aveva causato lo spezzamento della struttura. Dopo 3 anni finalmente la città riavrà, nella prossima primavera, il monumento completamente restaurato, sia per quanto riguarda la parte idrico-meccanica, sia per quanto riguarda quella musiva e architettonica.
Il progetto di restauro, presentato lo scorso 16 luglio presso la sala conferenze della fondazione Carit, ha un costo complessivo di circa 650 mila euro, di cui si sono fatte carico le varie forze della città: il comune ha sostenuto una spesa 200mila euro, la fondazione Carit di 240mila euro, l'Asm circa 85mila euro e l'Ast circa 88mila euro.
L'ago di 24 metri, saldato in due parti, è stato montato a metà mattinata, sotto lo sguardo dei cittadini curiosi e dell'assessore ai Lavori Pubblici, Silvano Ricci: “Con orgoglio posso dire che oggi è una giornata speciale – ha detto l'assessore – per il lavoro svolto sulla fontana. Voglio ringraziare la Fondazione Carit, la Thyssen, il Tubificio e l'Asm, le forze che hanno contribuito a ridare nuova vita al monumento. Il comune ha guidato la regia dei lavori, scegliendo uno staff di primo ordine e non lasciando nulla al caso. Sono particolarmente contento – continua Ricci – perchè spesso veniamo criticati per non fare le cose, mentre su questo progetto siamo addirittura in anticipo sui tempi previsti. A breve partiremo con i lavori sui mosaici e per la primavera dell'anno prossimo la fontana sarà completa”.
Presso il cantiere dei lavori un interessante incontro con il nipote dell'architetto Mario Ridolfi, lo storico professionista romano che morì a Marmore nel 1984 e autore del progetto della fontana di Piazza Tacito. Matteo Ridolfi è a Terni per girare un film documentario sui lavori del nonno e la fontana di Piazza Tacito (prima opera dell'architetto, ndr), sarà l'inizio e la fine della pellicola. “Ho scelto la fontana perchè è stata la prima opera di mio padre e quando ho saputo che doveva essere restaurata ho subito deciso di venire a Terni. La città è fantastica, e i ternani accoglienti – ha detto Matteo Ridolfi – ho trovato grande disponibilità da parte dell'amministrazione comunale che mi ha permesso di visitare con l'architetto Tarquini le opere che mio nonno ha realizzato tra Terni e Marmore. Con grande piacere ho avuto modo di vedere che sono state tutte restaurate. Oltre al film documentario ho in mente anche di creare un corto monografico sul restauro della fontana da donare alla città di Terni”.
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