Un trend positivo che evidenzia il calo dei reati commessi nella provincia di Terni, è quanto emerge dai dati del Ministero Dell’Interno, commentati questa mattina dal Questore di Terni, dott. Carmine Belfiore, nell’ambito dell’incontro di fine anno con la stampa. È dal 2013 che la tendenza alla decrescita è costante, e, rispetto al precedente anno, si è passati da 8065 a 7111 reati: “Questi numeri – commenta il Questore – ci dicono che siamo sulla giusta strada da un punto di vista metodologico, e ci spingono a fare sempre meglio. Abbiamo puntato molto sulla fase della prevenzione e sulla sicurezza partecipata con i cittadini cge offrono un prezioso contributo al nostro lavoro. Spesso – continua Belfiore – c’è un divario tra sicurezza reale e quella percepita e lavoreremo anche su questo aspetto. Voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine e la magistratura, con le quali c’è un rapporto di sinergia, cooperazione e affiatamento”.
75 Fogli di Via Obbligatori notificati, più altri 15 provvedimenti emessi con l’applicazione dell’art 75 bis della legge 309/90, che conferisce poteri speciali al Questore nell’applicare misure cautelari ai trasgressori, come il divieto di uscire di casa per un certo periodo della giornata, non frequentare certi luoghi, obbligo di allontanarsi dal comune di residenza, divieto di condurre qualsiasi mezzo a motore. Tali provvedimenti, entro le 48 ore sono convalidati da un giudice, e, nel caso specifico, l’autorità giudiziaria ha approvato tutti quelli disposti dal dott. Belfiore.
“Ovviamente si ricorre anche alla repressione dei reati – sottolinea il Questore – soprattutto quando si verificano eventi imprevedibili, come il caso degli omicidi, che sono casi sporadici nella loro gravità. Tuttavia, le forze dell’ordine, in breve tempo, sono sempre riuscita a risalire ai responsabile di tali delitti”.
Attualmente lo sforzo maggiore della Questura è rivolto al controllo del fenomeno dei furti in appartamento e a quello dello spaccio, entrambi in decrescita secondo i dati forniti: “In questo caso la repressione è necessaria – continua Belfiore – per 2 motivi: prima di tutto perché ci permette di togliere fisicamente ‘manovalanza’ alla piccola criminalità, e poi perché si diffonde il messaggio che a Terni i controlli ci sono ed è meglio non venire per delinquere”.
C’è poi la costante e incessante sorveglianza ‘invisibile’ della Digos che, dopo gli attentati di Parigi, è sulla massima allerta, soprattutto per quanto riguarda il Duomo di Orvieto, punto sensibile come luogo di culto, meta di molti pellegrini in occasione del Giubileo Della Misericordia: “Al momento non abbiamo informazioni di potenziali pericoli da questo punto di vista, ma teniamo in costante controllo il territorio per evitare qualsiasi rischio – ha concluso il Questore”.
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