Cronaca

Terni, quartiere in ‘rivolta’ | Residenti di Santa Maria Maddalena in presidio sotto Palazzo Spada

Un quartiere intero si mobilita, quello di Santa Maria Maddalena, per portare la sua protesta sotto Palazzo Spada. Nel pomeriggio di domani, a partire dalle 17.30, i cittadini presidieranno per protesta il Comune ‘reo’ a loro dire di essere indifferente alle problematiche più volte lamentate dai residenti che, a distanza di almeno un mese, non hanno trovato ascolto.

In particolare si tratta di problematiche relative al mancato rilascio dell’agibilità per le abitazioni di numerosi residenti che, in sede di confronto tra cittadini e il Direttore dei Lavori, Carlo Giani, avevano appreso che queste derivassero dalla non esecuzione delle prescrizioni, che il Sii aveva fatto presenti già al 2011, circa la regolare esecuzione delle opere di competenza.

“In tale occasione (cioè nell’incontro con il dirigente del Comune, ndr) – affermano i rappresentanti del Comitato di quartiere – si era concordato un impegno da parte del Direttore dei Lavori e degli uffici amministrativi, affinché tramite la consegna della relativa documentazione, aggiornata alla situazione odierna, si potesse procedere verso una presa in carico provvisoria delle opere di urbanizzazione di parte del quartiere e dunque al rilascio della agibilità funzionali, per un congruo numero di residenti.
Nulla di ciò è avvenuto e se dobbiamo constatare ancora una volta la totale ignavia da parte amministrativa, nell’affrontare e risolvere seriamente i vari problemi che affliggono il quartiere, ancora più illusoria si rivela la firma di quell’atto aggiuntivo, da parte delle decine di imprese coinvolte in tutti questi anni e spacciata come la panacea di tutti i mali, che era stata promessa per il 15 di questo mese”.

Il Comitato vorrebbe dunque l’intervento diretto del Comune: “Non cadremo ancora una volta nel continuo rimpallo delle responsabilità – affermano ancora i residenti – la vicenda ci è ormai chiara e se il Comune non riuscirà a trovare un accordo con le sole imprese ancora presenti, unica ipotesi plausibile, dovrà obbligatoriamente intervenire in prima persona, pretendendo alla successiva scadenza della convenzione, l’incameramento delle polizze fideiussorie, di valore superiore alla cifra di 1.500.000€”.

Sul piatto c’è anche la posta della bretella, opera ancora incompiuta che sta creando più di qualche problema ai residenti – “Oltre alla questione dell’agibilità però non mancano ulteriori problemi, come quello della viabilità. La realizzazione della bretella – afferma il Comitato – che avrebbe dovuto collegare la rotatoria di via 8 Marzo con quella di Piazzale Girolamo Bianchini, resta al palo di una vicenda dai contorni poco chiari.
Perché l’improvvisa interruzione dei lavori e l’abbandono dell’opera da parte di una ditta che ne aveva già realizzato tre quarti della stessa e perché l’accusa di mancati pagamenti da parte del Comune?
Tale opera di fondamentale importanza, non solo per i residenti ma per l’intera città, era stata finanziata con un mutuo di oltre 3.000.000€ acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti, mentre la cifra preventivata inizialmente dalle ditte della lottizzazione di Santa Maria Maddalena, a cui era stato conferito incarico da convenzione, ammontava a soli 1.000.000€.
Il blocco dei lavori e la totale situazione di inconcludenza che aleggia sull’opera, non ricade però solo su noi residenti, ma anche su quelli del complesso di Villa Fongoli, sito in stretta vicinanza della stessa”.

La situazione attuale: “Ad oggi quei proprietari vivono una situazione non molto dissimile alla nostra: una strada di accesso cantierata e sterrata, che durante le copiose piogge diviene un vero pericolo per l’incolumità.
Una vicenda vergognosa a cui va ad aggiungersi la mancata realizzazione degli allacci domiciliari per l’acqua e il gas. Eppure circa un anno fa, sembrava che si riuscisse a venire a capo di tale mancanza, se non fosse che il Comune e il relativo costruttore, che dovevano provvedere al completamento delle opere di urbanizzazione inerenti, hanno calato un velo di silenzio assoluto.
Un silenzio che racchiude responsabilità pesanti e che dimostra come la mancata realizzazione di un fondamentale opera come quella della bretella, sia alla base di una scriteriata gestione urbanistica e edilizia da parte amministrativa, che continua a creare disagi diffusi”.