Mancano pochi giorni alla prima seduta del Consiglio Comunale con il primo sindaco della Lega eletto a Terni; i prossimi 12 e 13 luglio sono state convocate le prime due assemblee a Palazzo Spada, ma il neosindaco Leonardo Latini è ancora alle prese con la formazione della squadra di Giunta.
È un bel puzzle per Latini cercare di distribuire le deleghe per accontentare tutte le forze politiche che hanno sostenuto la sua candidatura, soprattutto tenere a bada chi scalpita per un posto di assessore e ‘pretende’ di avere un ruolo chiave nell’amministrazione della città.
Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Terni Civica, Popolo Della Famiglia, queste le forze che hanno contribuito allo schiacciante risultato politico che ha consegnato Palazzo Spada alla destra, dopo l’esperienza della giunta Ciaurro negli anni ’90.
Il carismatica Ciaurro, per la prima volta dalla caduta del Regime, era riuscito a creare una formazione di centrodestra che era riuscita ad espugnare il ‘fortino rosso’ ternano. Esperienza politica naufragata per i dissidi interni e per la divergenza politica di troppe forze di potere contrapposte. Nonostante la giunta Ciaurro sia stata più volte richiamata come esempio al quale isirarsi, per Latini, che ha il difficile compito di tenere a bada gli scalpitanti Enrico Melasecche, recordman di preferenze, e Marco Celestino Cecconi che vogliono un ruolo da protagonisti in Giunta, si profilano le stesse insidie che hanno messo fine al primo governo di centrodestra in città.
C’è poi il nodo Forza Italia, che si aspetta posti chiave tra le nomine degli assessori. Nei giorni scorsi sembrava fatta per almeno due deleghe in quota rosa, una riconducibile alla Lega e l’altra a Terni Civica, ma, nel giro di poche ore, qualcosa è cambiato e ci sarebbe stato uno stravolgimento delle indicazioni iniziali. Anche Giovanni Ceccotti sembra infatti ‘pronto’ ad avanzare le proprie candidature.
Scalpita anche Francesco Maria Ferranti di Forza Italia, al quale sarebbe gradito un ruolo più istituzionale, come quello di presidente del consiglio o vicesindaco, piuttosto che una delega di assessore; lo storico leader azzurro ternano deve però vedersela con Cecconi di Fratelli d’Italia, anche lui in lizza per gli stessi incarichi.
In rampa di lancio sembra anche Michele Rossi che, dopo anni di impegno nell’associazionismo, ha deciso di rimettersi in gioco con un incarico politico. Rossi era già stato coordinatore comunale di Forza Italia, prima che il ‘famoso pesce d’aprile del 2012’ gli tirasse un brutto scherzo.