Associazione a delinquere finalizzata a truffa allo Stato e all'appropriazione indebita, sono questi i principali capi di imputazione per il “processo Meraklon” , che vede come imputati l'ex patron delle due aziende ternane Meraklon Yarn e Meraklon Spa e sei dei suoi più stretti collaboratori. Al processo oltre 160 dipendendi delle due aziende si sono costituiti parte civile presentando questa mattina le loro istanze.
Anche i sindacati chiedono il risarcimento – Le richieste di risarcimento del danno sono state presentate anche da Cigl, Cisl, Uil e Ugl (con le relative sigle di categoria), Orsa, Regione dell'Umbria e Inps, oltre che dalle stesse due aziende e dal loro attuale amministratore straordinario, Daniele Discepolo.
L'accusa – Agli imputati l'accusa contesta di aver distratto dalle casse della Meraklon, dal momento dell'acquisto avvenuto nell'agosto 2007, circa sette milioni di euro, e di aver ottenuto indebitamente la cassa integrazione per i propri lavoratori,percependo dall'Inps oltre 800 mila euro.
Udienza rinviata al 5 Marzo – Un' aula gremita questa mattina in tribunale, dove gran parte dei lavoratori costituitisi parte civile hanno deciso questa mattina di presentarsi. Ma prima di entrare nel vivo del processo ci sarà ancora da attendere visto che dopo la presentazione delle istanze , su richiesta dei legali degli imputati, i giudici hanno rinviato l'udienza al 5 marzo prossimo per permettere ai difensori di analizzare nel dettaglio ogni richiesta e presentare eventuali eccezioni a riguardo.