Sono ancora in corso le analisi di laboratorio e le verifiche sui campioni della ‘polvere blu’ che lo scorso 24 aprile ha invaso una parte di Viale Brin. Sembra non ci siano dubbi che il pulviscolo provenga dagli stabilimenti Ast, anche perché non è la prima volta che i residenti denunciano lo ‘strano’ fenomeno. Pierluigi Rainone, Segretario del circolo VAS ( Verdi Ambiente e Società) di Terni, parla apertamente di “scorie non captate”, anche se ancora non ci sono riscontri scientifici su questo versante.
“I cittadini ternani stanno subendo ed accettando da troppi anni la logica, che tante volte abbiamo, purtroppo, potuto constatare in Italia, del baratto della salute in cambio del lavoro con le conseguenze facilmente immaginabili – sostiene Rainone – tumori in continuo aumento (anche tra persone sotto i 40 anni), malattie neurodegenerative sempre più frequenti, oltre alle patologie cardiache e respiratorie.
In città si respira un’aria sempre più malata e la puzza di metalli, anche nel centro della città è costante.
Il problema ternano è amplificato dal fatto che molti conoscono il reale stato delle cose ma nessuno interviene al fine di contrastare questa insostenibile situazione”.