Una poliziotta appartenente alla Questura di Terni, nel corso di un servizio predisposto per la vigilanza ed il rispetto delle misure anti Covid, è stata aggredita nel centro cittadino da una giovane ragazza fuori controllo, riportando lesioni in varie parti del corpo. Questa è la denuncia di Luca Paolucci, segretario del Sap Terni.
Gli altri poliziotti intervenuti, colpiti solo da insulti e sputi, hanno faticato non poco ad operare facendo attenzione a non ‘eccedere’ nella loro condotta. “Sì, perché ‘non si sa mai’ e l’uso della forza fisica – sottolinea il segretario ternano del Sap – deve essere sempre commisurato alla situazione, anche se ciò si svolge in pochi secondi dobbiamo essere molto attenti a come ci muoviamo. La minima allusione ad un eventuale ‘eccesso’, difatti, esporrebbe l’interessato a procedimento penale e disciplinare, con conseguenze disastrose sia per lui che per la propria famiglia, anche se poi, al termine del lungo procedimento penale, risultasse innocente”.
“Nonostante la diffusa opinione che ciò faccia parte dei rischi del lavoro – aggiunge Luca Paolucci – non ci stiamo ad accettare che tutto questo sia normale e che nonostante le numerose richieste di dotare le forze di polizia di adeguati strumenti come taser, body cam, di garanzie funzionali e di regole di ingaggio chiare, nulla sia cambiato. I feriti in servizio vittime di aggressioni sono troppi, uno ogni tre ore, ed in un momento di forte tensione sociale come quello attuale, riteniamo siano nostro doveroso compito mettere in risalto tali problematiche e continuare nel richiedere ciò che tutte le altre polizie europee già hanno”.