Quattro persone, 2 romani un ternano e un pugliese, tutti residenti a Terni, sono indagate a piede libero per uso di atto falso, sostituzione di persona, truffa, ricettazione, e riciclaggio in concorso, mentre due di loro anche per reati inerenti a droga e violazione per detenzione di armi.
La denuncia alla Questura di Terni è partita da alcuni commercianti che hanno permesso agli agenti della Squadra Mobile, diretta dal Vicequestore aggiunto dott. Alfredo Luzi, di individuare un sodalizio composto dal ternano U.D. classe 1968, i due romani M.M. e C.M. entrambi del ’64 e C.P. il pugliese del ’90, tutti pluripregiudicati.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i quattro avrebbero utilizzato un carnet di assegni persi da una signora per fare acquisti in arredi da esterni per un valore di circa 4mila euro. Alla consegna degli assegni, così detti ‘cabrio’ i 4 avrebbero esibito dei documenti contraffatti con abilità, difficilmente individuabili come falsi.
Gli agenti, nell’ambito delle perquisizioni domiciliari, hanno trovato 3 pistole scacciacani che sarebbero servite per minacciare eventuali vittime ribelli. In un appartamento sono state trovate 33 piantine di marijuana, alcune delle quali già in fase di essiccazione e pronte per essere trasformate in sostanza stupefacente da spacciare.
Le indagini degli uomini della Questura proseguono per individuare alcuni presunti ‘fiancheggiatori’ che avrebbero favorito l’attività illecita del gruppo finito sotto la lente degli inquirenti.
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