Terni, per il presidente del consiglio comunale vince la scheda bianca | Tensione in aula - Tuttoggi.info

Terni, per il presidente del consiglio comunale vince la scheda bianca | Tensione in aula

Luca Biribanti

Terni, per il presidente del consiglio comunale vince la scheda bianca | Tensione in aula

Orsini si rifiuta di fare lo scrutatore, Gentiletti abbandona l'aula
Mer, 18/07/2018 - 16:27

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Fumata nera per l’elezione del presidente del consiglio comunale, nell’ambito del quale la maggioranza ha dichiarato di votare scheda bianca. Si tratta della seconda votazione, dopo quella della prima seduta del consiglio che ha visto l’insediamento del sindaco Leonardo Latini. Ricordiamo che per le prime due sedute sono necessari i voti favorevoli dei 2/3 dell’assemblea, mentre per la terza votazione, che ci sarà domani, ci vorrà la maggioranza assoluta. La maggioranza si è schierata allineata nelle dichiarazioni di voto con l’intenzione di scheda bianca.

Il presidente dell’assemblea, Emanuele Fiorini, ha nominato 3 scrutatori; Vladimiro Orsini, Monia Santini e Paola Pincardini. Il consigliere del Pd, Orsini, prima del voto aveva chiesto “garanzia della segretezza del voto per evitare che i consiglieri siano influenzati, con l’allestimento di una cabina”. La risposta di Fiorini non ha lasciato dubbi sull’opportunità: “In questi anni avete avuto tutto il tempo per modificare il regolamento e mi attengo alle norme attuali, andando avanti con la votazione”.

Orsini ha risposto di non voler far parte degli scrutatori qualora non sia allestisca una cabina elettorale e Fiorini incalza: “Bene, al suo posto sarà Thomas De Luca (M5S)”.

I nervi si fanno tesi e Alessandro Gentiletti abbandona l’aula: “Oltre a non essere garantita la segretezza del voto, si stanno perdendo tempo e soldi a danno dei ternani” – così il consigliere di “Senso Civico” ha abbandonato l’assemblea come segno di protesta contro la gestione del consiglio comunale.

Il M5S, per cercare una soluzione condivisa che potesse tranquillizare gli animi, ha chiesto una breve sospensione del consiglio per  una conferenza di capigruppo, ma Fiorini è stato implacabile: “Il presidente sono io e decido io, si va avanti con la votazione, secondo regolamento”.

Si è proceduto così alla votazione ‘rituale’ con una ‘scatola’ messa al centro dell’emiciclo dove i singoli consiglieri hanno posto il foglio con la propria preferenza.

Alla fine della votazione, nell’urna sono rimaste 21 schede bianche e 9 con preferenza andata a Patrizia Braghiroli del M5S. La seduta è stata dunque sciolta e riconvocata per domani.

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