Dopo il ‘feroce’ botta e risposta tra il M5S e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, sulla questione della sicurezza in città, anche il PD prende posizione.
“Il degrado e la mancanza di sicurezza si possono e si devono di certo contrastare grazie alla maggiore presenza delle Forze dell’Ordine – si legge in una nota del Partito Democratico – e di controlli dell’Amministrazione, come quelli che anche a Terni stanno portando a denunce ed espulsioni, all’identificazione di chi abbandona rifiuti o di chi distribuisce alcolici ai minori”.
“I consiglieri del PD si sono spesso fatti portavoce di richieste in questo senso, come quella di una sede distaccata dei Carabinieri nell’area nord della città (sfruttando i locali comunali inutilizzati) o di valorizzare le competenze della ex Polizia Provinciale e delle Guardie Ambientali per tutelare l’ambiente, ma anche quella di costruire politiche sociali più ampie ed incisive”.
“Se ci fossero infinite risorse si controllerebbe ogni centimetro quadrato, – si legge ancora nella nota – ma le attività di vigilanza e prevenzione vanno sostenute coinvolgendo l’intera città, che non va spinta ad avere paura ma a riaffermare la capacità di essere una comunità: forte della sua identità, in grado di accogliere ed integrare così come di emarginare l’inciviltà e riappropriarsi dei propri spazi”.
Nell’ultima parte della nota, c’è un velato attacco al vicesindaco e assessore con delega al Welfare e alle Politiche Sociali, Francesca Malafoglia che, nei giorni scorsi, aveva adottato misure straordinarie sui controlli dei locali in città: “Per questo chiediamo politiche per favorire l’uso degli spazi urbani da parte dei ternani e delle loro attività, per agevolare eventi e condivisione, per sostenere ogni iniziativa ricreativa e culturale che abbia lo spirito di riportare le persone al centro. Chiediamo di declinare anche a livello locale la proposta del PD per cui ad ogni sforzo fatto per garantire controlli e sicurezza, debbano corrisponderne altrettanti per promuovere cultura e socialità. Oltre a controllarli, dobbiamo restituire valore ai nostri luoghi. Innescando, contro degrado e insicurezza, un processo virtuoso di crescita sociale”.