Sembrava tutto fatto per la nomina del nuovo presidente Asm, ma, nella giornata di ieri, nell’ambito del consiglio comunale, il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha gelato tutti: “ Non ho firmato il decreto di nomina, né comunicato all’attuale cda di Asm i nuovi nominativi, in quanto è in corso una procedura che richiede, tra l’altro, l’armonizzazione tra le nomine e le modifiche allo statuto di Asm, quest’ultime oggi recepite anche dal cda dell’azienda”.
Eppure il nome di Antonino Giunta era cosa certa nella giornata di martedì, ma l’interrogazione del Movimento 5 Stelle (con la quale, richiamando un articolo apparso sulle colonne de “La Stampa”, si chiedono chiarimenti sul presunto coinvolgimento di Giunta nelle indagini romane su Acea, ndr), alla quale si è accodato con un intervento anche il capogruppo del Pd, Andrea Cavicchioli, forse svela il vero motivo che ha stoppato le intenzioni del primo cittadino che, secondo quanto riferito, comunicherà il nome del nuovo presidente in occasione della prossima riunione del Cda di ottobre.
Ufficialmente, il cambio di rotta è stato giustificato con un vizio formale sulle riunioni ordinarie e straordinarie della Cda Asm, ma, soprattutto la richiesta di chiarimenti dal parte del Pd sulla posizione di Giunta nell’ambito dell’inchiesta Acea, rende evidente il motivo per il quale Di Girolamo ha deciso di bloccare l’iter di nomina.
“Al momento sto procedendo all’approfondimento di alcuni curriculum che più di altri mi sembrano in grado di garantire all’azienda quelle professionalità che abbisogna nella conduzione e nella rappresentanza. Nelle operazioni di verifica e compatibilità dei curriculum – ha spiegato Di Girolamo – come da regolamento, mi sto avvalendo della figura del segretario generale del Comune. Sono pronto a rispondere nelle sedi politiche, ad iniziare dal consiglio comunale, delle procedure adottate e delle valutazioni che mi spettano per legge. Intendo approfondire nei dovuti modi ogni passaggio perché la nomina del Cda di un’azienda così importante per il Comune e per la città merita massima attenzione e l’utilizzo di tutto il tempo necessario e certamente non può essere condizionata da anticipazioni o qualsivoglia tipo di indiscrezione”.
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere di Forza Italia, Federico Brizi: “auspico che la scelta venga fatta sulla base delle capacità e della professionalità necessarie a qualificare figure idonee a condurre un’azienda così importante per il nostro territorio. Ci rendiamo conto – scrive Brizi in una nota – che l’Amministrazione ha negli anni smembrato l’azienda invece di rafforzarla per renderla competitiva in un mercato più vasto e che in questa ottica sembra apparire naturale operare una scelta su persone che potrebbero esser gestite con il bavaglio, piuttosto che su manager capaci; tutto questo nel segno di come la vecchia politica del Pd continui a imperversare in questa città”.