Luca Biribanti
Pasquetta da incubo per una giovane donna che, nella notte di ieri, si è svegliata con le caviglie legate da una corda. La donna è riuscita a dare l'allarme al 113 che ha inviato subito sul posto una pattuglia. Gli agenti hanno appurato che a legarla era stato il compagno, 27enne di nazionalità rumena, che non voleva essere lasciato dalla donna, anche lei di nazionalità rumena, che aveva portato via con sé il figlioletto di un anno. L'uomo, scondo la ricostruzione della vicenda della Polizia, avrebbe legato la donna non solo alle caviglia, ma anche al collo per spaventarla, sotto minaccia, per farle cambiare idea. Soltanto la mattina, approfittando di un momento di distrazione dell'uomo, la vittima era riuscita a uscire di casa e suonare al campanello dei vicini, ai quali ha affidato i suoi documenti e quelli del bambine e le borse che teneva pronte per lasciare la sua abitazione.
Ieri sera l'ennesimo litigio, sempre perchè la donna voleva lasciare il compagno che da tempo la teneva sotto una regime di violenza fisica e psicologica, nonché indigenza economica, tanto che la donna era costretta a chiedere da mangiare ai vicini. Il 27enne invece trascorreva il tempo bevendo e giocando a carte con i suoi connazionali.
Gli agenti, dopo accurate indagini, hanno scoperto dal dicembre 2013, la donna e il bambino vivevano in uno stato di isolamento e abbandono, tanto che ai due erano negate anche le cure mediche. Il 27enne ha confessato agli agenti di aver legato la moglie, ma cercando di minimizzare il fatto, con la scusa che voleva solo spaventarla. E’ stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e violazione degli obblighi di assistenza familiare, continuati, mentre la compagna e il figlio sono stati affidati ad un centro antiviolenza.
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