Benvenuti a Terni! Ma il lunedì e il martedì potete entrare solo con una macchina nuova, motorizzata euro 5 o euro 6. È il paradosso della Zona Zero. Sotto il cartello che dà il benvenuto ai turisti e che indica i 4 km dalla Basilica di San Valentino spicca anche il divieto d’accesso per tutti i veicoli che non rispettano l’ordinanza antismog, la stragrande maggioranza di quelli in circolazione. Un cittadino che non abbia imparato a memoria la mappa della Zona Zero, introdotta con l’ordinanza del sindaco Di Girolamo, si può trovare improvvisamente costretto a compiere una scelta tra due infrazioni: abbandonare la propria vettura nel mezzo di una strada a 4 corsie o rischiare di prendere una multa salata per non aver ottemperato al divieto.
Il cartello, infatti, è posizionato all’inizio di Viale Eroi dell’Aria a una manciata di metri dall’uscita Terni-Ovest. Chiunque provenga dall’E-45, sia da Orte che da Perugia, finisce inesorabilmente per imbattersi nel divieto e non ha la possibilità di effettuare percorsi alternativi per evitare di commettere infrazioni. Insomma il benvenuto nella città di Terni può costare caro.
Al di là della segnaletica verticale l’ordinanza antismog continua a far discutere anche per la sua scarsa efficacia. Dal giorno della sua introduzione, l’11 gennaio, si sono registrati ben 11 sforamenti di cui 10 consecutivi. Il provvedimento, per il momento, non è riuscito a contenere le Pm10 tanto che in alcuni giorni i valori sono tornati vicinissimi ai picchi massimi registrati nel mese di dicembre, il mese nero per l’inquinamento ternano.