Due fratelli, di 17 e 19 anni, sono stati denunciati mercoledì scorso dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, a conclusione di una delicata indagine coordinata dal Sostituto Commissario Anna Maria Mancini. Il giorno prima un ternano di 40 anni aveva sporto denuncia di furto di 5.500 euro, avvenuta il giorno precedente mentre era in campeggio in Toscana con la famiglia. La somma era nascosta all’interno del camper ed era destinata al pagamento del soggiorno (comprensivo anche della quota per il 2014). Insieme alla famiglia, l’uomo aveva portato in vacanza il compagno di classe del figlio adolescente, un ragazzo straniero con una situazione difficile alle spalle, con cui avevano tutti instaurato nel tempo un affetto profondo e reciproco.
Considerate le modalità anomale con cui il furto era stato commesso – nessun altro ospite del campeggio aveva subito furti durante l’estate, nel camper era tutto in ordine ed erano spariti solo i soldi – l’attenzione degli investigatori si è concentrata sul ragazzo straniero, che non appena tornato in città ha subito fatto visita alla sua famiglia d’origine, ha fatto shopping ed ha chiesto informazioni su come richiedere una carta di credito. Carta di credito che ha mostrato il giorno successivo, dicendo che era del fratello. Le indagini sono state estese allora anche al fratello, commerciante a Terni, e alla banca che aveva rilasciato la carta di credito. Quando il ragazzo ha capito che il cerchio si stava stringendo ha deciso di rilasciare delle spontanee dichiarazioni.
Era stato lui a rubare i soldi; li aveva visti nel camper e prima li aveva solo contati, poi il giorno successivo aveva deciso di prenderli. Con quella cifra aveva intenzione di pagare il viaggio per tornare nel suo paese d’origine per sé, la mamma e la sorella, per questo aveva chiesto aiuto al fratello per ottenere una carta di credito.
Il minore è stato denunciato per furto aggravato e il fratello per ricettazione.