Giorgia Guglielmi, la madre 27enne ternana ritenuta responsabile dell’omicidio del piccolo Francesco, è stata interrogata dal Gip Natalia Giubilei che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del Pm Barbara Mazzullo, assente durante l’interrogatorio di garanzia (ma che aveva già sentito l’indagata, ndr).
La giovane madre, assistita dal difensore, l’avvocato Alessio Pressi, ha risposto alle domande del giudice confermando la sua tesi iniziale: avrebbe partorito in casa dopo aver tenuto nascosta la gravidanza a parenti e famigliari e agito, da sola, nell’abbandonare il piccolo Francesco dentro una busta di plastica nei pressi di un parcheggio di un supermercato alla periferia di Terni. “Non volevo ucciderlo” – ha raccontato al Gip che ha confermato il reato contestato dalla Procura di omicidio volontario aggravato (perché commesso ai danni del figlio neonato), accusa che la difesa vorrebbe derubricare in infanticidio, capo d’accusa ipotizzato dagli inquirenti all’inizio delle indagini .
L’accusa ha invece aggravato la posizione della donna, visto che non sono stati riconosciuti gli elementi previsti dall’art. 578 del Codice Penale (Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale ) che prevede condizioni estreme di disagio, non riscontrate dalla Procura nella condotta di vita della donna che, durante l’interrogatorio, ha invece continuato ad addurre come motivo del gesto disperato.
Nella mattinata di oggi, la difesa ha formalizzato la richiesta di una misura cautelare meno afflittiva della detenzione in carcere (disposta per il rischio di reiterazione del reato a tutela della bimba di 2 anni, primogenita).
In attesa della perizia psichiatrica che dovrebbe sbloccare la successiva richiesta di una collocazione in una struttura protetta, sono stati richiesti gli arresti domiciliari; richiesta sulla quale il giudice si è riservato di decidere.
(modificato h 11,10)