Cronaca

Terni, omicidio neonato | Consulenza psichiatrica per la mamma che ha ucciso il piccolo Giuseppe

Test Minnesota per la consulenza psichiatrica richiesta nei confronti di Giorgia Guglielmi, la donna di 27 anni accusata di omicidio volontario aggravato ai danni del figlio neonato.

La donna, attualmente reclusa nel carcere ‘Capanne’ di Perugia, su richiesta del legale difensore, l’avvocato Alessio Pressi, è stata sottoposta alle 500 domande previste dal test Minnesota (così chiamato perché pubblicato per la prima volta nell’università dello stato americano nel 1942) che dovrà accertare, congiuntamente ai risultati dei colloqui avvenuti con gli specialisti, la stato di salute mentale della donna per avere una consulenza a supporto di una possibile richiesta di trasferimento della donna in una struttura protetta.

Sotto la tutela di una psichiatra e un incaricato della difesa, la donna ha svolto il test a risposta multipla che dovrebbe determinare un profilo psicologico più chiaro dell’indagata nei confronti della quale, lo scorso 4 settembre, il Tribunale del Riesame di Perugia aveva rigettato la richiesta dell’avvocato Alessio Pressi di una  misura cautelare meno afflittiva rispetto alla detenzione in carcere.

Durante l’interrogatorio di garanzia dello scorso 10 agosto (8 giorni dopo il tragico ritrovamento del piccolo Giuseppe), la Guglielmi aveva ricostruito i drammatici momenti che hanno portato al tremendo delitto: avrebbe partorito in casa dopo aver tenuto nascosta la gravidanza a parenti e famigliari e agito, da sola, nell’abbandonare il piccolo Giuseppe dentro una busta di plastica nei pressi di un parcheggio di un supermercato alla periferia di Terni. “Non volevo ucciderlo” – ha raccontato al Gip che ha confermato le misure cautelari per il reato contestato di omicidio volontario aggravato (perché commesso ai danni del figlio neonato).