Ore di dolore per la famiglia di Giulio Moracci, l’anziano 91enne deceduto ieri nella sua abitazione in Via Andromeda a Terni, durante la rapina compiuta da una banda di 3 uomini arrestati nelle ore appena successive con le accuse di rapina, omicidio preterintenzionale e sequestro di persona.
“Non si meritava questa tragica fine. Io una morte così non la auguro a nessuno, specialmente a mio padre che era una brava persona, un ex agricoltore. Quì i ladri non erano mai venuti, spero vivamente che paghino per quello che hanno fatto e scontino la loro pena”. Queste le parole di Filippo Moracci, figlio di Giulio, che dal citofono del suo appartamento, nel quartiere di Gabelletta, ci racconta tutto il suo dolore per quanto accaduto nel pomeriggio di ieri.
“Preferisco parlare attraverso il citofono perché non sono dell’umore adatto per uscire. – ci dice Filippo – Fortunatamente mia madre sta bene fisicamente. Ovviamente è amareggiata per quello che è successo a mio padre, come tutti noi”.
Poche parole per il figlio della vittima, ma abbastanza chiare da farci capire in quale clima di afflizione e sconcerto stia vivendo in queste ore la famiglia Moracci.
Non si fermano nel frattempo le indagini condotte dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Terni, coordinato dal maggiore Pietro Petronio, per cercare di capire se gli uomini della banda coinvolta nell’omicidio del 91enne abbiano agito per conto proprio oppure con l’appoggio di basisti nel ternano.
