Una coltellata all’aorta addominale in piena notte dopo una serata in discoteca, così ha perso la vita Oltjan Nela, operaio di nazionalità albanese di 21 anni brutalmente aggredito nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2015 da un gruppo di 4 persone, 3 ternani e Marjel Mjesh, l’esecutore materiale della coltellata.
Nel pomeriggio di oggi, il giudice di Terni, Simona Tordelli, ha emesso una sentenza di condanna nel processo che si è svolto con formula di rito abbreviato nei confronti di Mjesh di 10 anni e otto mesi della misura cautelare della reclusione in carcere.
Lo stesso assassino, una volta fermato dagli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volante di Terni, coordinate dal dott. Alfredo Luzi e dal dott. Giuseppe Taschetti, aveva confessato di essere l’esecutore materiale della coltellata, tanto che lo stesso questore di Terni, Carmine Belfiore era rimasto sconcertato: “dalla freddezza e dalla naturalezza con le quali il giovane ha esposto i fatti, come se avesse compiuto una cosa da nulla. Ringrazio anche la magistratura che in termini rapidissimi ha concesso tutti i permessi del caso per una rapida indagine e risoluzione della vicenda”.
Il Gip, dopo l’interrogatorio, aveva convalidato l’arresto per omicidio chiesto dal Pm titolare del fascicolo d’inchiesta, dott. Raffaele Pesiri, che ha coordinato le indagini lampo della Squadra Mobile e della Squadra Volante, disponendo la misura cautelare della reclusione in carcere.
Gli altri tre ragazzi coinvolti nella rissa, facenti parte del gruppo dell’aggressore, hanno invece ottenuto, da parte della Procura, una riformulazione dell’ipotesi di reato di favoreggiamento e concorso in tentato omicidio, in rissa aggravata; per uno di loro è stata disposta un’ordinanza restrittiva che lo obbligherà a rimanere in casa dalle 21.30 alle sei del mattino, mentre gli altri due sono stati scarcerati per effetto del decreto “Svuota Carceri”.
Il giovane operaio era stato ritrovato agonizzante da un gruppo di ragazzi, a notte inoltrata, che hanno dato l’allarme e chiamato i soccorsi. Da subito le sue condizioni erano sembrate gravissime per effetto di una coltellata inferta con un coltellino dalla lama di 6 cm. ed estremamente affilato. La lacerazione prodotta dalla perforazione non è stata ampia, ma l’emorragia interna che ne è scaturita ha causato serie conseguenze per la vittima, che ha lottato tra la vita e la morte all’ospedale di Terni, dove ha poi perso la vita per le gravissime lesioni riportate.
Dalla ricostruzione degli inquirenti sembra che i due avessero un conto in sospeso, in seguito a uno scontro che era avvenuto prima dell’aggressione in una nota discoteca di Via Piemonte. Alla base dei rancori tra i due sembra esserci un’occhiata di troppo a una ragazza del gruppo degli aggressori che è stata vendicata, una volta fuori dal locale, con la coltellata fatale.